4117LIBRO I.
quello che dovea intenderſi, la qual quiſtione è
poi più facile. E ſeguendo voi un tal ordine,
troverete anche alcuni, ſecondo la diffinizion de
quali tutta la controverſia della forza viva è tan-
to ſpedita, e breve, che nulla più. lo vorrei ſen-
tire, diſſe il Signor Marcheſe, queſta diffinizio-
ne così comoda. Eccovi; riſpoſi io allora: ſono
alcuni, i quali così definiſcono la forza viva,
che per eſſa non altro vogliono, che debba in-
tenderſi, ſe non una potenza o forza, o qualità,
o virtù, comunque chiamar ſi voglia, la qual pro-
duce ne corpi il movimento; e queſti levano via
la quiſtione così preſto, che quaſi non le laſcia-
no tempo di comparire. Come? diſſe il Signor
Marcheſe. Non è ella, ripigliai io, tutta la qui-
ſtione intorno alla forza viva poſta in queſto, che
alcuni per miſurar giuſtamente una tal forza, vo-
gliono, che ſi moltiplichi la velocità del corpo per
tutte le parti della materia, che compone eſſo corpo,
cui chiamano maſſa, e penſano, che il prodotto
di una tal moltiplicazione ſia la giuſta miſura del-
la forza viva; ed altri vogliono, che ad aver tal
miſura non la velocità, ma il quadrato di eſſa, s’
abbia a moltiplicar per la maſſa? così che ſe la
maſſa del corpo, che ſi move, ſarà 2. la veloci-
tà 3, quelli eſtimeranno la forza viva eſſer 6, per-
ciocchè moltiplicando 3 per 2 ſi produce 6, e
queſti altri la ſtimeranno eſſere 18, perciocchè fac-
cendo il quadrato della velocità 3. ne vien 9,
e 9 moltiplicato per 2 fa 18. A queſto
poi più facile. E ſeguendo voi un tal ordine,
troverete anche alcuni, ſecondo la diffinizion de
quali tutta la controverſia della forza viva è tan-
to ſpedita, e breve, che nulla più. lo vorrei ſen-
tire, diſſe il Signor Marcheſe, queſta diffinizio-
ne così comoda. Eccovi; riſpoſi io allora: ſono
alcuni, i quali così definiſcono la forza viva,
che per eſſa non altro vogliono, che debba in-
tenderſi, ſe non una potenza o forza, o qualità,
o virtù, comunque chiamar ſi voglia, la qual pro-
duce ne corpi il movimento; e queſti levano via
la quiſtione così preſto, che quaſi non le laſcia-
no tempo di comparire. Come? diſſe il Signor
Marcheſe. Non è ella, ripigliai io, tutta la qui-
ſtione intorno alla forza viva poſta in queſto, che
alcuni per miſurar giuſtamente una tal forza, vo-
gliono, che ſi moltiplichi la velocità del corpo per
tutte le parti della materia, che compone eſſo corpo,
cui chiamano maſſa, e penſano, che il prodotto
di una tal moltiplicazione ſia la giuſta miſura del-
la forza viva; ed altri vogliono, che ad aver tal
miſura non la velocità, ma il quadrato di eſſa, s’
abbia a moltiplicar per la maſſa? così che ſe la
maſſa del corpo, che ſi move, ſarà 2. la veloci-
tà 3, quelli eſtimeranno la forza viva eſſer 6, per-
ciocchè moltiplicando 3 per 2 ſi produce 6, e
queſti altri la ſtimeranno eſſere 18, perciocchè fac-
cendo il quadrato della velocità 3. ne vien 9,
e 9 moltiplicato per 2 fa 18. A queſto