Gallaccini, Teofilo
,
Trattato sopra gli errori degli architetti
Text
Text Image
Image
XML
Thumbnail overview
Document information
None
Concordance
Notes
Handwritten
Figures
Content
Thumbnails
Table of handwritten notes
<
1 - 4
[out of range]
>
<
1 - 4
[out of range]
>
page
|<
<
(27)
of 257
>
>|
<
echo
version
="
1.0RC
">
<
text
xml:lang
="
it
"
type
="
free
">
<
div
xml:id
="
echoid-div25
"
type
="
section
"
level
="
1
"
n
="
25
">
<
pb
o
="
27
"
file
="
0043
"
n
="
43
"
rhead
="
PARTE SECONDA.
"/>
<
p
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1406
"
xml:space
="
preserve
">Altro è quello, che comunemente è detto tufo, il quale, benchè ſia ſodo,
<
lb
/>
alcuna volta è fallace, eſſendo cavernoſo, e fatto come la creta, benchè non
<
lb
/>
abbia le falde, e gli sfogli così ſpeſſi, e non ſia così diſpoſto a muoverſi, con
<
lb
/>
tutto che gli@ ſi frapponga una ſpecie di terra, che bagnata ſi faccia co-
<
lb
/>
me unguento. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1407
"
xml:space
="
preserve
">E però è agevol coſa l’errare facendovi i fondamenti, ſenza
<
lb
/>
uſare accorgimento alcuno: </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1408
"
xml:space
="
preserve
">poichè non baſta nel cavare averlo trovato, ma
<
lb
/>
biſogna penetrar più ſotto, far diligenza, oſſervando bene il terreno. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1409
"
xml:space
="
preserve
">Che
<
lb
/>
ſe vi ſi fabbrica, ſenza cavar più baſſo, può accadere, che ſotto vi ſia qual-
<
lb
/>
che caverna, o qualche poroſità naturale, onde aggravato il fondamento la
<
lb
/>
muraglia sfonda il terreno, ſicchè ne rimane buona parte aſſorbita da eſſo,
<
lb
/>
ſiccome s’avverte molto bene da Leon Battiſta Alberti nel 3. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1410
"
xml:space
="
preserve
">Lib. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1411
"
xml:space
="
preserve
">dell’Architet-
<
lb
/>
tura al Cap. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1412
"
xml:space
="
preserve
">3.</
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1413
"
xml:space
="
preserve
">, ove dice, che in neſſun luogo non è da fidarſi così ſubito tro-
<
lb
/>
vato il bancone, che ricusi il ferro. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1414
"
xml:space
="
preserve
">Perchè queſto potrebb’eſſere in una pia-
<
lb
/>
nura, ed eſſere infermo; </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1415
"
xml:space
="
preserve
">anzi ancora vi potrebb’eſſere alcuna concavità, o ac-
<
lb
/>
qua, o terreno graſſo, e inſtabile, come terra cimelia, o rena, o ſabbia. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1416
"
xml:space
="
preserve
">On-
<
lb
/>
de l’Alberti ſoggiunge d’aver veduto una torre preſſo a Meſtre Caſtello de’
<
lb
/>
Veneziani, la quale fabbricata, dopo qualche anno, che fu ſatta, forato col
<
lb
/>
ſuo peſo il terreno, ſopra cui era piantata, ſottile, e debole, ſi ſotterrò qua-
<
lb
/>
ſi infino alle merlature. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1417
"
xml:space
="
preserve
">E ſe avviene, che tutta la fabbrica non ſi diſcoſti
<
lb
/>
dal terreno, rimanendovi una parte ſopra il ſuo poſamento, queſta reſiſten-
<
lb
/>
do, e quella calando, cagiona eſpreſſa rovina, e lo ſteſſo Autore nel X. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1418
"
xml:space
="
preserve
">Lib.
<
lb
/>
</
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1419
"
xml:space
="
preserve
">Cap. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1420
"
xml:space
="
preserve
">1 dice = Per l’iſtorie ſappiamo, come Bun, ed Elide, l’una da un’
<
lb
/>
apertura della terra, e l’altra dall’onde furono ſommerſe. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1421
"
xml:space
="
preserve
">E non è ſicuro di
<
lb
/>
non errare chi fa i fondamenti in luoghi paludoſi, poichè in eſſi il terre-
<
lb
/>
no è troppo umido, e molto ſi profonda dal peſo delle muraglie. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1422
"
xml:space
="
preserve
">Ma per non
<
lb
/>
errare, biſogna fare le foſſe larghe, fortificar le ſponde di qua, e di là, con pa-
<
lb
/>
li, con graticci, con tavole, con alga, o con paglia, o con altro, affinchè l’
<
lb
/>
acqua non penetri, e non ſcoli, e riempia i cavamenti: </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1423
"
xml:space
="
preserve
">che ſe vi ſarà calata
<
lb
/>
l’acqua, ſi dee toſto cavare, o vi ſi debbono prima fare le palificate di legna-
<
lb
/>
mi, che reſiſtano all’umido, e con pali di conveniente lunghezza, e di groſſezza
<
lb
/>
poſti inſieme ſpeſſi, e beniſſimo battuti. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1424
"
xml:space
="
preserve
">Che quando per negligenza, e per ava-
<
lb
/>
rizia, o per brevità di tempo ſi faceſſe il contrario, ſarebbe graviſſimo errore. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1425
"
xml:space
="
preserve
">
<
lb
/>
E finalmente, ſiccome è molto difficile, e di molta fatica il fare i fondamen-
<
lb
/>
ti in acqua, così è faciliſſima coſa il commettervi errori, eſſendo l’acqua un
<
lb
/>
impedimento quaſi inſuperabile, pel quale altri non può vedere, e ſquiſitamen-
<
lb
/>
te oſſervare il terreno, dove ſi hanno da fondare le muraglie, e ſpecialmente nel
<
lb
/>
Mare, e ne’Laghi, ſe prima non ſi cerca per mezzo di macchine di cavar l’
<
lb
/>
acqua, e ritenerla, affinchè non torni a riempire il luogo del fondamento. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1426
"
xml:space
="
preserve
">La-
<
lb
/>
onde non potendoſi veder da vicino la qualità del terreno, non eſſendo ſicuri,
<
lb
/>
ſe ſotto l’acqua ſia ſodo, efermo, e ſe vi è ſabbione, o rena, o fango, è faciliſſimo
<
lb
/>
l’errare, o per inavvertenza, o per avarizia. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1427
"
xml:space
="
preserve
">Benchè, ſecondo l’opinione d’alcuni
<
lb
/>
il miglior terreno, che ſi trovi per fondare, ſia quello, che ſi trova ſott’acqua. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1428
"
xml:space
="
preserve
">Il
<
lb
/>
che per le ragioni dette non ſi può aſſolutamente aſſermare. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1429
"
xml:space
="
preserve
">E tutto queſto,
<
lb
/>
che ſi è detto, appartiene alla prima diſtinzione dei fondamenti. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1430
"
xml:space
="
preserve
">Ora, per con-
<
lb
/>
durre a fine il diſcorſo di queſto Capitolo, il quale forſe per la neceſſità della
<
lb
/>
materia è più importante d’ogni altro del preſente Trattato, prenderemo a con-
<
lb
/>
ſiderar quello, che appartiene alla ſeconda diſtinzione dei fondamenti, là, dove
<
lb
/>
ſi diſſe, altri eſſere i fondamenti naturali, e altri gli artificiali. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1431
"
xml:space
="
preserve
">I fondamenti
<
lb
/>
naturali ſono tutte le ſpecie di terreni, de’quali ſi è forſe ragionato a baſtanza,
<
lb
/>
fra i quali ſi dee porre il terreno ſaſſoſo, cioè quello, in cui ſi trovano maſſi di tufo du-
<
lb
/>
riſſimo, di pietra forte, di pietra ſerena, e di tiſchio, che è una ragion di pietra
<
lb
/>
fatta naturalmente di ſpeſſiſſime, e di minute, e di groſſe ghiare, collegate in-
<
lb
/>
ſieme da una terra impietrita, la quale è come tartaro, e fa il medeſimo ufi-
<
lb
/>
cio che la calcina nei calceſtruzzi, o negli ſmalti, o di travertino da torre; </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1432
"
xml:space
="
preserve
">le
<
lb
/>
cave del quale ſi vedono inſino a Siena, e più lontane. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1433
"
xml:space
="
preserve
">Ed in queſto terreno,
<
lb
/>
ſiccome anche negli altri, non è ſempre ſicuro il fare i fondamenti: </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1434
"
xml:space
="
preserve
"/>
</
p
>
</
div
>
</
text
>
</
echo
>