5135PARTE SECONDA.
ne'quali ſi ſtabiliſce un creſcimento proporzionale di tutte le parti, che ſi al-
lontanano dall'occhio, le quali nondimeno alla viſta ſi moſtrino eguali, ſicco-
me appariſce nella Colonna Trajana, e nell'Antoniana. Queſto ſi potrà age-
volmente intendere col mezzo di queſto eſempio.
17[Figure 17]lontanano dall'occhio, le quali nondimeno alla viſta ſi moſtrino eguali, ſicco-
me appariſce nella Colonna Trajana, e nell'Antoniana. Queſto ſi potrà age-
volmente intendere col mezzo di queſto eſempio.
Fra le miſure, come, quando l'altezze non corriſpondono alle lar-
ghezze. Il che accade ſpeſſe volte nelle ſtanze: e quando ne'Tempj le gran-
dezze de'fianchi, e delle ſpalle, ſono ſproporzionate al rimanente del corpo
della fabbrica: e, quando il comparto dell'Architrave, del fregio, e della cor-
nice, non è proporzionato all'altezza della colonna. Oltre a ciò gli Architetti
errano nelle miſure, quando miſurano le fabbriche antiche con le miſure mo-
derne, e non con le antiche, colle quali furono fabbricate, cioè, o colla de-
cempeda, o col cubito, o col piede, o col palmo antico Romano, il quale è
diverſo dal palmo moderno, che oggi ſi uſa in Roma, che è maggiore del pal-
mo antico, compoſto di quattro dita, ſiccome ſi ritrae da Vitruvio; ma il
palmo moderno è piuttoſto lo ſteſſo, che la Spitama detta volgarmente Span-
na. E benchè le moderne ſi poſſano ridurre alle miſure antiche, nondimeno
nel miſurar le fabbriche antiche è meglio ſervirſi delle miſure antiche, poichè
le moderne non corriſpondono preciſamente alle antiche, ſiccome ſi vede nel
braccio Saneſe, che è alquanto differente dalla miſura di due piedi antichi Ro-
mani; forſe perchè le dita ſon formate di quattro più groſſi grani d'orzo per
traverſo, che ogni dito è compoſto di quattro granelli d'orzo, e ogni palmo di
quattro dita; onde creſcendoſi le dita in groſſezza, ſi accreſceva l'eſtenſione
del palmo, e per l'aumento di queſto veniva slungato il piede. O perchè il pie-
de contenuto nel noſtro braccio, corriſpondente quaſi al piè d'Ercole, dal quale
fu miſurato lo ſtadio Olimpico, che in lunghezza era maggiore del Greco, eſ-
ſendo cavato dal ſuo piede maggiore, ſiccome ſi ritrae da Aulo Gellio.
ghezze. Il che accade ſpeſſe volte nelle ſtanze: e quando ne'Tempj le gran-
dezze de'fianchi, e delle ſpalle, ſono ſproporzionate al rimanente del corpo
della fabbrica: e, quando il comparto dell'Architrave, del fregio, e della cor-
nice, non è proporzionato all'altezza della colonna. Oltre a ciò gli Architetti
errano nelle miſure, quando miſurano le fabbriche antiche con le miſure mo-
derne, e non con le antiche, colle quali furono fabbricate, cioè, o colla de-
cempeda, o col cubito, o col piede, o col palmo antico Romano, il quale è
diverſo dal palmo moderno, che oggi ſi uſa in Roma, che è maggiore del pal-
mo antico, compoſto di quattro dita, ſiccome ſi ritrae da Vitruvio; ma il
palmo moderno è piuttoſto lo ſteſſo, che la Spitama detta volgarmente Span-
na. E benchè le moderne ſi poſſano ridurre alle miſure antiche, nondimeno
nel miſurar le fabbriche antiche è meglio ſervirſi delle miſure antiche, poichè
le moderne non corriſpondono preciſamente alle antiche, ſiccome ſi vede nel
braccio Saneſe, che è alquanto differente dalla miſura di due piedi antichi Ro-
mani; forſe perchè le dita ſon formate di quattro più groſſi grani d'orzo per
traverſo, che ogni dito è compoſto di quattro granelli d'orzo, e ogni palmo di
quattro dita; onde creſcendoſi le dita in groſſezza, ſi accreſceva l'eſtenſione
del palmo, e per l'aumento di queſto veniva slungato il piede. O perchè il pie-
de contenuto nel noſtro braccio, corriſpondente quaſi al piè d'Ercole, dal quale
fu miſurato lo ſtadio Olimpico, che in lunghezza era maggiore del Greco, eſ-
ſendo cavato dal ſuo piede maggiore, ſiccome ſi ritrae da Aulo Gellio.