Gallaccini, Teofilo, Trattato sopra gli errori degli architetti

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[Item 1.]
[2.] TRATTATO DI TEOFILO GALL ACCINI SOPRA GLI ERRORI DEGLI ARCIIITETTI ORA PER LA PRIMA VOLTA PUBBLICATO IN VENE ZIA MD CCLXVII PER GIAMBATISTA PASQUALI. Con Licenza de’Superiori, e Privilegio.
[3.] VITA LETTERARIA DEL CELEBRE FILOSOFO, MEDICO, MATEMATICO, E ISTORICO TEOFILO GALLACCINI SANESE, SUCCINTAMENTE DESCRITTA, IN QUEST’ANNO MDCCLIX. DAL CAVALIERE GIO: ANTONIO CONTE PECCI PATRIZIO DELLA MEDESIMA CITTA’ DI SIENA.
[4.] TAVOLA DEICAPITOLI Contenuti in queſto Libro.
[5.] PARTE PRIMA.
[6.] PARTE SECONDA.
[7.] PARTE TERZA.
[8.] AMONSIGNORE GIULIO MANCINI MEDICO E CAMERIERE SEGRETO DI N. S. PAPA URBANO VIII.
[9.] Servitore affezionatiſſimo. Teofilo Gallaccini.
[10.] DEGLI ERRORI DEGLI ARCHITETTI. D I TEOFILO GALLACCINI. Insieme con alcuni insegnamenti d’Architettura per giovamento DEGLI Studiosi di tal professione, e di tutti quelli, CHE HANNO BISOGNO DI FABBRICARE.
[11.] PARTE PRIMA Il Proemio.
[12.] IDEA DEL LIBRO.
[13.] Prima di fabbricare, e tutto questo nella prima parte.
[14.] Nel fabbricare, e cio’ nella seconda parte.
[15.] Poiche’ si e’ fabbricato, e questo nella terza parte.
[16.] CAPO I. Del Compartimento degli errori degli Architetti.
[17.] CAPO II. Degli errori, che ſi commettono avanti al fabbricare.
[18.] CAPO III. Degli errori, che ſeguono nella elezione dei ſiti.
[19.] CAP. IV. Degli errori, che accadono nella mala ſcelta delle materie.
[20.] CAPO V. Degli errori della mala elezione de’fabbricatori.
[21.] CAPO VI. Degli errori della mala elezione del tempo.
[22.] CAPO VII. Degli errori, che avvengono nella mala diſpoſizione del Diſegno, nella mala ordinazione, e nel cattivo comparto.
[23.] CAPO VIII. Del provvedimento uſato dagli Antichi Romani contro gli errori delle fabbriche.
[24.] SECONDA PARTE CAPO I. Degli errori, che occorrono nel fabbricare.
[25.] CAPO II. Degli errori, che ſi fanno nei fondamenti.
[26.] CAPO III. Degli errori, che accadono nella proporzione delle parti.
[27.] CAPO IV. Degli errori della diſpoſizione del Compartimento.
[28.] CAPO V. Degli errori degli Architetti nel collocar le coſe fuor del lor luogo.
[29.] CAPO VI. Degli errori, che conſiſtono nell'abuſo d'alcuni ornamenti introdotti dagli Architetti moderni.
[30.] CAPO VII. Degli errori, che accadono nella inoſſervanza del decoro.
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5438DEGLI ERRORI DEGLI ARCHITETTI lito, non rimanendovi altro, che il ripieno. Il medeſimo avviene, quando nel-
le
mura ſi pongono pietre lavorate ſottili, e quaſi nella ſuperficie, le quali per-
chè
non s'incaſtrano nelle muraglie, facilmente cadono, ſe non ſi tengono le
gate
con grappe di ferro.
però queſto baſta, perchè non ſi legano tutte,
ma
poche, e quelle ſi pongono nei filari più baſſi;
ma quelle, che vi ſi po-
ſan
ſopra, ſi fidano nella calcina, la quale tanto tiene, quanto dura di reſiſte-
re
al peſo, ed a qualunque accidente.
Si fa errore ancora, mentre nel far la
muraglia
i mattoni, e le pietre non ſi pongono bene in piano, ſi accomo-
dano
a perpendicolo, talmente che l'opera rieſce ſtorta in più parti, o penden-
te
, uſcendo della dirittura della linea del piombo;
che per un grano, o per
un
minuto, o per un dito, che da principio eſca in fuora, quanto più ſi al-
za
, tanto più creſce l'inclinazione;
che la quantità continua, come anche la
diſcreta
, da un piccolo aumento creſce quaſi in infinito.
Per la qual coſa la
fabbrica
diviene mal ſicura, eſſendo aggravata da tutto il peſo, che le è poſto
ſopra
.
Nella ſeconda maniera, cioè, nel diſtribuir le parti delle fabbriche ſi può
talvolta
errare, o non ponendole di numero uniforme in ciaſcun luogo, o di
numero
difettoſo, o ſuperfluo, mancando nella neceſſità, e abbondando ove non
biſogna
:
e non oſſervando l'ordine conveniente; e quando l'ordine ſarà ſciolto,
cioè
, non unito con legamento delle parti:
o non diſpoſto con una compoſizione di
parti
convenevoli;
e finalmente, quando nel compartimento delle parti non ſi ſcor-
ge
grazia, decoro alcuno:
onde nel proſpetto non ſi moſtra bellezza, digni-
alcuna.
Nel terzo modo, cioè, nel collocare gli ornamenti, dove allora ſi
erra
, quando dagli Architetti non ſi pongono nel debito luogo, come quando
gli
ornamenti dell'Ordine Toſcano, e del Dorico ſi pongono nelle parti ſupe-
riori
, e quelle del Compoſito, del Corintio, e dell'Ionico, nelle inferiori:
Ov-
vero
quando gli ornamenti de'cinque Ordini ſi adattano confuſamente, ponen-
do
le colonne Ioniche inſieme con le cornici, ſopra le Compoſite:
e finalmente
ſarà
grande errore il far collocar l'opere di Scultura troppo minute, e troppo tri-
te
ne'luoghi lontani dalla viſta, poichè ſon perdute;
che da lontano non ſi può
rilevare
la lor forma.
Il che è peccar di giudizio, e coſtume barbaro, il quale to-
glie
la ſodezza, la nobiltà, e la magnificenza agli ornamenti delle fabbriche.
La
qual
coſa è molto diſdicevole al fabbricare con buona ragione d'Architettura
Greca
, e Romana.
E quell'Architetto non opera, ſenza errare, formando i di-
ſegni
, e i modelli delle fabbriche, il quale da eſſa ſi parte, fidandoſi più nelle
capriccioſe
, e ſregolate invenzioni, che nelle regole degli ottimi Architetti, co-
me
fanno quelli, i quali dal lavorare i legnami, e gli ſtucchi, e dalla Pittura,
ſi
ſon dati all'Architettura:
i quali colle loro licenze (e ciò ſicuramente credo)
ſon
per far tanto, che una volta ritorni in Italia la maniera barbara, e venga
del
tutto abbandonata l'antica, e la buona Architettura.

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