Bianconi, Giovanni Lodovico, Due lettere di fisica al signor marchese Scipione Maffei, 1746

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59LI deſimo in cui internamente percoſſe ſcop-
piavano.
Dico che le noſtre oſſervazioni fino
ad ora non ci hanno ſu queſto aſſicura-
ti punto, perchè da ciò che abbiamo fat-
to non viene che non poſſano eſſere le
Caraffe elettriche anch’eſſe, e che qual-
che fiſico più felice di noi ricercando
non le poſſa ritrovar tali.
Anzi ardirei
quaſi aſſerire che lo foſſero malgrado le
noſtre infruttuoſe diligenze, giacchè ve-
diamo qualunque altro vetro eſſere ſor-
nito di queſta attività, e rifonderei piu-
toſto ſulla difficoltà dell’ eſperienza ge-
loſiſſima il non averlo noi per anche po-
tuto ſcoprire.
La natura è troppo fe-
conda di leggi a noi finora ſconoſciu-
te, e che di giorno in giorno ſi van-
no ſcoprendo, perchè ncſſuno ardiſca
più di eſcludere con ſicurezza alcuno
dei loro effetti.
Chi avrebbe mai

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