Gallaccini, Teofilo
,
Trattato sopra gli errori degli architetti
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echoid-s1767
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50
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0066
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66
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DEGLI ERRORI DEGI ARCHITETTI
"/>
la Criſtianità, ſia ſenza faſtigio, e ſenza Titolo, che per antico Rito, e per
<
lb
/>
Legge Eccleſiaſtica, non ſi trova alcun’altra Chieſa, che non l’abbia.</
s
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s
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echoid-s1768
"
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="
preserve
"/>
</
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<
p
>
<
s
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="
echoid-s1769
"
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="
preserve
">Si pecca nel decoro, quando ſi uſano per ornamento coſe non convenevoliai
<
lb
/>
luoghi ſagri, e ai luoghi profani: </
s
>
<
s
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="
echoid-s1770
"
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="
preserve
">e quando ſi adattano, ſenza conſiderazione
<
lb
/>
alcuna, e ſuori d’ogni corriſpondenza, gli Ordini d’Architettura, cioè, dove
<
lb
/>
conviene più la ſodezza dell’Ordine Toſcano, e del Dorico, e della maniera ru-
<
lb
/>
ſtica, applicando l’Jonico, il Corintio, o il Compoſito, e viceverſa; </
s
>
<
s
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="
echoid-s1771
"
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="
preserve
">e quel-
<
lb
/>
lo, che conviene a un ſeſſo, e a una condizione, attribuendo a un’altra. </
s
>
<
s
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="
echoid-s1772
"
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="
preserve
">Fi-
<
lb
/>
nalmente ſi erra nella medeſima guiſa, quando non ſi danno alle membra le de-
<
lb
/>
bite miſure, e proporzioni conſormi alle ſpezie di ciaſcun’Ordine: </
s
>
<
s
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="
echoid-s1773
"
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="
preserve
">quando non
<
lb
/>
ſi dà quella corriſpondenza degli ornamenti, quel collegamento uniſorme, che ſi
<
lb
/>
richiede: </
s
>
<
s
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="
echoid-s1774
"
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="
preserve
">e quando le altezze ſi fanno ſproporzionate, e le lunghezze alle lar-
<
lb
/>
ghezze, ſe però non ne è cagione il ſito, e la lontananza dall’occhio: </
s
>
<
s
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="
echoid-s1775
"
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="
preserve
">e final-
<
lb
/>
mente, quando per una particolare comodità, che ſi poſſa trarre dall’altra par-
<
lb
/>
te, ſi guaſta, e ſi confonde il componimento, e s’interrompe l’ordine degli or-
<
lb
/>
namenti della fronte. </
s
>
<
s
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="
echoid-s1776
"
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="
preserve
">E tutti queſti ſono i più notabili errori, che occorrano nel
<
lb
/>
tralaſciare il decoro della fabbrica.</
s
>
<
s
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="
echoid-s1777
"
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="
preserve
"/>
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31
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echoid-head38
"
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="
preserve
">CAPO VIII.
<
lb
/>
Degli errori, che dagli Architetti ſi permettono, mentre i Miniſtri uſano cat-
<
lb
/>
tivo ammaſſamento, e mala ſtruttura di mattoni, e di pietre, facendo
<
lb
/>
mala compoſizione di muraglia.</
head
>
<
p
>
<
s
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="
echoid-s1778
"
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="
preserve
">GLi errori, che gli Architetti laſciano commettere dai fabbricatori nell’am-
<
lb
/>
maſſamento, e nella ſtruttura delle muraglie, non ſolamente ſon cagione
<
lb
/>
della difforme apparenza loro; </
s
>
<
s
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="
echoid-s1779
"
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="
preserve
">ma ancora (e queſto è ciò, che più importa)
<
lb
/>
di fare che non durino lungo tempo. </
s
>
<
s
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="
echoid-s1780
"
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="
preserve
">E però gli Architetti ſon tenuti a oſſer-
<
lb
/>
vare, colla maggiore induſtria loro poſſibile, il modo tenuto dai Muratori nel
<
lb
/>
ſabbricare. </
s
>
<
s
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="
echoid-s1781
"
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="
preserve
">Queſti errori conſiſtono nel fare i muramenti non eſattamente livella-
<
lb
/>
ti, e ſquadrati, e negli ordini, e nei filari delle pietre, e dei mattoni non ben
<
lb
/>
poſti in piano, nè ben battuti, e con troppa calcina, e che ſia di mala quali-
<
lb
/>
tà, e mal compoſta: </
s
>
<
s
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="
echoid-s1782
"
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="
preserve
">ovvero nel mal collegamento dei mattoni, e delle pietre,
<
lb
/>
e dei ſilari inſieme in ciaſcun piano; </
s
>
<
s
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="
echoid-s1783
"
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="
preserve
">non ſolo nella corteccia, e nella fodera
<
lb
/>
del muro dalla parte di fuori, ma ancora nel riempimento della parte di dentro,
<
lb
/>
e nel congiungere il ripieno con eſſa: </
s
>
<
s
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="
echoid-s1784
"
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="
preserve
">onde ſi fa una muraglia male unita, e non
<
lb
/>
ſoda, e tale, che per ſe ſteſſa ſi può ſcroſtare, e facilmente a poco ridurſi in
<
lb
/>
rovina: </
s
>
<
s
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="
echoid-s1785
"
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="
preserve
">imperciocchè la molta calcina, e mal lavorata, e peggio impaſtata,
<
lb
/>
raſciugandoſi perde il nervo, e ſi converte in terra: </
s
>
<
s
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="
echoid-s1786
"
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="
preserve
">benchè la calcina meſco-
<
lb
/>
lata colla puzzolana non ſia di queſta natura, onde ſi vede nelle muraglie anti-
<
lb
/>
che di Roma in tal quantità, che agguaglia la groſſezza dei mattoni, non ſola-
<
lb
/>
mente gli lega, ma gli ſupera nella durezza. </
s
>
<
s
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="
echoid-s1787
"
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="
preserve
">E il buon collegamento delle mu-
<
lb
/>
ra non conſiſte nella quantità della calcina; </
s
>
<
s
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="
echoid-s1788
"
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="
preserve
">poichè la medeſima nell’unire le
<
lb
/>
pietre, e i mattoni ſa l’uſizio della colla nel congiungere i legnami, e della ſal-
<
lb
/>
datura, per attaccare inſieme metalli; </
s
>
<
s
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="
echoid-s1789
"
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="
preserve
">laonde baſta prenderne poca. </
s
>
<
s
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="
echoid-s1790
"
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="
preserve
">O gli er-
<
lb
/>
rori ſon collocati nel non procurare, che le pietre, che ſi pongono per ornamen-
<
lb
/>
to, s’incaſtrino bene dentro la groſſezza del muro: </
s
>
<
s
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="
echoid-s1791
"
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="
preserve
">e queſto accade in Siena,
<
lb
/>
dove per neceſſità ſi conducono pietre di piccola grandezza, per riſparmio del-
<
lb
/>
la ſpeſa, perchè non ſi poſſon condurre ſe non per mezzo di carri, o a ſchiena
<
lb
/>
di mulo per la lontananza delle Cave, e per la difficoltà delle ſtrade; </
s
>
<
s
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="
echoid-s1792
"
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="
preserve
">e perchè
<
lb
/>
tali pietre ſi mantengano negl’incroſtamenti delle muraglie, è neceſſario legarle
<
lb
/>
con grappe di ferro, onde vi durano, mentre eſſo ſi mantiene; </
s
>
<
s
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="
echoid-s1793
"
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="
preserve
">ma con-
<
lb
/>
ſumato dalla ruggine, le pietre rimangono ſciolte, e cadono, e una, che ne
<
lb
/>
rovini, dà occaſione alla caduta delle altre. </
s
>
<
s
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="
echoid-s1794
"
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="
preserve
">Si veggono gli errori non guardan-
<
lb
/>
doſi, che le parti delle muraglie, e ſpezialmente ſe gli angoli facciano mala le-
<
lb
/>
gatura: </
s
>
<
s
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="
echoid-s1795
"
xml:space
="
preserve
">o le mura nuove ſi legano bene colle vecchie, acciocchè ſieno più ſta-
<
lb
/>
bili: </
s
>
<
s
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="
echoid-s1796
"
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="
preserve
">o nell’uſar poca diligenza, non avvertendo, che l’opera non ſi alzi più </
s
>
</
p
>
</
div
>
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>
</
echo
>