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po un qualche minuto.
L’aria allora che
vorrebbe pur rarefarſi, e che contro le
pareti di vetro va ſempre più ſpingendo,
arriverà finalmente a ſorpaſſare la loro re-
ſiſtenza, e così romperaſſi la palla, e rom-
peraſſi con iſtrepito ancora maggiore di
quello che fatto avrebbe, ſe foſſeſi nel ſo-
lito modo gettata in terra. Dico proba-
bilmente ſcoppierà, perchè con ingenui-
tà parlando non poſſo aſſerirlo ſicuramen-
te, non avendo avuto maniera quì in Ger-
mania per mancanza di fornace vetraria,
di farne la prova prima di ſcriverle la
preſente.
vorrebbe pur rarefarſi, e che contro le
pareti di vetro va ſempre più ſpingendo,
arriverà finalmente a ſorpaſſare la loro re-
ſiſtenza, e così romperaſſi la palla, e rom-
peraſſi con iſtrepito ancora maggiore di
quello che fatto avrebbe, ſe foſſeſi nel ſo-
lito modo gettata in terra. Dico proba-
bilmente ſcoppierà, perchè con ingenui-
tà parlando non poſſo aſſerirlo ſicuramen-
te, non avendo avuto maniera quì in Ger-
mania per mancanza di fornace vetraria,
di farne la prova prima di ſcriverle la
preſente.
Ecco ſpiegato ancora così di paſſaggio
e per ragione di ſomiglianza quel notiſſi-
mo fenomeno famigliare per fino ai fan-
ciulli, per mezzo del quale eſtinguonſi ta-
lora all’ improviſo e con ſorpreſa dei cir-
coſtanti in una tavola i lumi, piantando
vicino al lucignolo della candela per
e per ragione di ſomiglianza quel notiſſi-
mo fenomeno famigliare per fino ai fan-
ciulli, per mezzo del quale eſtinguonſi ta-
lora all’ improviſo e con ſorpreſa dei cir-
coſtanti in una tavola i lumi, piantando
vicino al lucignolo della candela per