Cavalieri, Buonaventura, Lo specchio ustorio overo trattato delle settioni coniche, et alcuni loro mirabili effetti intorno al lume, caldo, freddo, suono, e moto ancora

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            ad vno de’fochi di eſſa, come la, G C, indriz-
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            zata verſo il foco, H, dico, che la ſua rifleſſa
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            ſtarà per dritto all’altro foco, E, pur per di fuo
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            ri allontanzndoſi da quello. </s>
            <s xml:id="echoid-s566" xml:space="preserve">Dal punto dũque
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            dell’incidenza, C, ſi tiri la retta, C F, che ſtia
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            per dritto al foco, E: </s>
            <s xml:id="echoid-s567" xml:space="preserve">Dico, che queſta è la ri-
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            fleſſa di, G C; </s>
            <s xml:id="echoid-s568" xml:space="preserve">la onde hauremo queſta pro-
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            prietà nello Eliſſi, meſſa per terza, che le ret-
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            te linee, le quali ſtando per dri@to all’vn de’
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            fochi, incontrano per di fuori l’Eliſſi, tutte
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            hanno le rifleſſe, che partendoſi da@ punti del-
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            l’incidenza, ſtaran per dritto all’altro foco, dal
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            quale s’anderanno diſcoſtando.</s>
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          .</head>
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            <s xml:id="echoid-s570" xml:space="preserve">SI prolunghino dunque le, G C, F C, ſino
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            che incõtrino i fochi, H, E, ſaranno dun-
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            que (inteſaui pur la tangente, M N,)
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            gli angoli, M C E, N C H, vguali, e però quel-
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            li, che gli ſtanno alla cima, che ſono, G C M,
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            F C N, ſaranno parimente vguali, adunque
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            eſſendo, G C, incidente, C F, che ſtà per drit-
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            to al foco, E, e da quello ſi dilonga, ſarà ſua
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            rifleſſa, il che di tutte le altre nell’iſteſſo </s>
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