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stumi, che in pochi della noſtra età, che trattino merce,
ſiuede tale & tanta. Echi fù mai più uago delſ hoſpi-
talità, & della corteſia, di uoi, & de’ uostri fratelli,
liquali come con mar auiglioſo conſenſo ſono uniti con uoi
ne’ traffichi giusti delle facende, che pratticate: coſi in
honorar’ ogni uirtuoſo, & fauorirlo & ſoccorrerlo ſi
moſtrano pronti? Ben chiaro testimonio ne poſſo ren-
der’ io, che ſe non uirtuoſo, almen amico di uirtù eſſendo,
hô riceuuto tanti honorati ſegni di gentilezza, che niun
tempo, quantunque lungo, me li potrebbe ſcancellar dalla
mente. Et poiche l’eſſercitio della mercatura non ſcema
nella famiglia uostra la nobiltâ del ſangue: anzi l’accre-
ſce col ſommini ſtrarle di continuo occaſioni di giouar al
mondo, & di ſcoprir i theſori delle qualità ſue, a uoi ſi
conuengono piûle fatiche & i ſudori de’ uirtuoſi & eſſer-
citati huomini, che ài Signori d’hoggidi, li quali gonfi d’i
titoli de’ maggiori ſedendo nell’otio hanno in diſprezzo le
carte uergate da begli ingegni. Però ho diſpoſto, qual’ io
mi ſia, di più prezzar’ i mezani & communi huomini, che
di tanto faſto non uanno carichi, che inchinar la dipinta
magnanimità di quelli, che piû d’oro, che di bontà ſono
ingordi. Et ricordandomi, che fra tanti amici & Si-
gnori miei hò conoſciuto à miei di, che uoi nel cuor mio te-
nete per debito il primo luogo, mi è paruto non dirò d’ho-
norarui di questa preſente fatica: ma di ſodisfar a me
steſſo, & moſtrarui inſieme di quanto pregio tenga
ſiuede tale & tanta. Echi fù mai più uago delſ hoſpi-
talità, & della corteſia, di uoi, & de’ uostri fratelli,
liquali come con mar auiglioſo conſenſo ſono uniti con uoi
ne’ traffichi giusti delle facende, che pratticate: coſi in
honorar’ ogni uirtuoſo, & fauorirlo & ſoccorrerlo ſi
moſtrano pronti? Ben chiaro testimonio ne poſſo ren-
der’ io, che ſe non uirtuoſo, almen amico di uirtù eſſendo,
hô riceuuto tanti honorati ſegni di gentilezza, che niun
tempo, quantunque lungo, me li potrebbe ſcancellar dalla
mente. Et poiche l’eſſercitio della mercatura non ſcema
nella famiglia uostra la nobiltâ del ſangue: anzi l’accre-
ſce col ſommini ſtrarle di continuo occaſioni di giouar al
mondo, & di ſcoprir i theſori delle qualità ſue, a uoi ſi
conuengono piûle fatiche & i ſudori de’ uirtuoſi & eſſer-
citati huomini, che ài Signori d’hoggidi, li quali gonfi d’i
titoli de’ maggiori ſedendo nell’otio hanno in diſprezzo le
carte uergate da begli ingegni. Però ho diſpoſto, qual’ io
mi ſia, di più prezzar’ i mezani & communi huomini, che
di tanto faſto non uanno carichi, che inchinar la dipinta
magnanimità di quelli, che piû d’oro, che di bontà ſono
ingordi. Et ricordandomi, che fra tanti amici & Si-
gnori miei hò conoſciuto à miei di, che uoi nel cuor mio te-
nete per debito il primo luogo, mi è paruto non dirò d’ho-
norarui di questa preſente fatica: ma di ſodisfar a me
steſſo, & moſtrarui inſieme di quanto pregio tenga