Zanotti, Francesco Maria, Della forza de' corpi che chiamano viva libri tre, 1752

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8258DELLA FORZA DE’ CORPI velocità prima, che riceve il corpo lunare dalla
ſua, come Ar ad Au, ovvero come bc a bs.
Io con-
durrei la linea As, e prolungandola fino a tagliar
BC in H, crederei, che il triangolo AHB rap-
preſenterebbe la caduta del corpo lunare, così
come il triangolo ACB rappreſenta quella del ter-
reſtre;
e così ſtarebbe lo ſpazio ſcorſo dal corpo
terreſtre nel tempo AB allo ſpazio ſcorſo dal cor-
po lunare nello ſteſſo tempo, come il triangolo
ACB al triangolo AHB;
e le velocità acquiſtate
ſarebbono tra loro come BC, BH.
Io non cre-
do, diſſi io allora, che voi vi diſcoſtiate punto
dal vero.
E piacemi, che per mezzo della lu-
na vi abbiate aperta la ſtrada a tutti gli altri pia-
neti;
perciocchè ſe voi ſaprete, quanta ſia la gra-
vità de corpi in ciaſcun di loro, di che diconſi
i Neutoniani avere avuto qualche notizia;
voi
potrete, come i corpi, che cadono nella luna,
così chiamare ad eſame ancor quelli, che cado-
no in giove, o in ſaturno, o in qualſiſia altro
pianeta, e riconoſcere per mezzo di più trian-
goli le varie maniere delle lor cadute.
Così ſe
due corpi partano dalla quiete con le velocità Ar,
Au, e ſia per eſempio Ar quattro volte maggio-
re di Au;
voi potrete facilmente intendere, che
cadendo amendue per lo ſteſſo tempo AB, l’ uno
dovrà ſcorrere uno ſpazio quattro volte maggio-
re, che l’ altro, et acquiſtare altresì una veloci-
tà quattro volte maggiore;
eſſendo manifeſto, che
il triangolo ACB ſarà quattro volte maggiore

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