Bianconi, Giovanni Lodovico, Due lettere di fisica al signor marchese Scipione Maffei, 1746

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96 LXXXVIII
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98 XC
99 XCI
100 XCII
101 XCIII
102 XCIV
103 XCV
104 XCVI
105 XCVII
106 XCVIII
107 XCIX
108 C
109 CI
110 CII
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85LXXVII pato, volendo dire con ciò, che il di lei
ſtrepito
per la lentezza ſua nel propagar-
ſi
, non giugne all’ orecchio noſtro, ſe
non
dopo che il foco dalle nubi lancia-
to
nello ſteſſo momento, ha diroccata
quella
Torre, od atterrata quella Rove-
re
ſu cui a ſorte andò a cadere.
Quindi
Plinio
ci dice, cheFulgetrum prius
cerni
quam Tonitrum audiri (cum ſi-
mul
fiant) certum eſt
Se queſti ingegnoſiſſimi Filoſoſi dell’
antichità
foſſero però viſſuti ai giorni
noſtri
, ed aveſſero letta la di lei lettera
al
Valliſnieri, avrebbero mutato parere, ed
avrebbero
conoſciuta la verità nell’ eſpe-
rienza
ch’ ella ne fece a Foſdinuovo,
e
nelle ragioni che conſeguirono al te-
ſtimonio
degli occhi.

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