Gallaccini, Teofilo, Trattato sopra gli errori degli architetti

Table of figures

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[Figure 1]
[Figure 2]
[Figure 3]
[Figure 4]
[5] Jl Pentadrro Trovato ſrà la Trinità de Monti al palazzo del Gran Duca
[Figure 6]
[7] Profilo del fondamento insieme col contraforte
[8] Forma del Jerreno di gretn
[9] Fondamento da farsi nella greta
[10] Speroni fatti ad’ archi.
[11] Profilo del medesimo fondamento insieme col modo di assicurar il terreno sospeso.
[12] Cavamento per far lo sperone
[13] Jl disegno della sopradetta Nave
[14] Esempio delli angoli ingrossah e ripieni
[Figure 15]
[Figure 16]
[Figure 17]
[18] Colonne grandi con capitelli piccioli
[19] Architrave grande e fregio picciolo
[20] Fregio grande, e archi trave picciolo
[21] Colonna con cornice fuor di proporzione
[22] Colonna tozza con bassa, e capitelo grande
[23] Figura tozza e non conveni-ente nelle sue parti.
[24] Cornice con fregio gran-de, gocciolatojo, e gola piciola che leva la proporzion alla medesima
[Figure 25]
[26] csempio di poner li telari a regger tutto il peso della cornice, e del frontis-pizio, con colonne alle parte delle gionte.csempio di far risaltar sopra le colonne ò pilastri, l'architrave, il freggio, è la cornice, e la parte che segue più in dentro mostra eser in aria.
[27] csempio di collocar sopra il vano d'una porta ò finestra tutto il peso del architrave freggio, e cornice, con il frontispizio.
[28] csempio di colonne iñutili collocate nelle parti laterali.
[Figure 29]
[Figure 30]
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9v ordinarie cognizioni, leggeva continuamente gli Auto-
ri più accreditati, conferiva co’Profeſſori più eſperti le
oſſervazioni, ed in ſomma non tralaſciava occaſione al-
cuna per avanzarſi ſempre più nel merito, e nella ri-
putazione.
Per lo che conſiderando, che nella Città di
Roma maggiormente potea incamminare i principiati ſtudj,
colà portoſſi ſollecitamente l’anno 1590.
, dove con gran
fervore applicatoſi alla Medicina, poco dopo ammaſ-
ſato un pingue capitale degli ſperimenti, e dalla Let-
tura de’Libri ſcriſſe il Trattato della Notomia, e aggiun-
ſe varie riſleſſioni alla Notomia già pubblicata del Valver-
de;
e perchè colla Medicina prudentemente conſiderava
non poter andar diſgiunta la Filoſoſia, pertanto an-
che in queſta ſcienza ſcriſſe un altro Trattato, intito-
lato il Teſoro della Filoſoſia.
Avvalorò con nuove, e più
valide ragioni il nuovo ſiſtema introdotto nella Filoſofia di
Annibale Tartaglia, e ſoſtenne ne’ circoli, e nelle diſpute
Filoſofiche le più aſtruſe quiſtioni, con ragioni e auto-
rità, e con rifleſſioni le più ſottili, e perſpicaci, che
poſſano giammai penſarſi da un intelletto ben fondato,
dotato d’ intelligenza, e ornato di numeroſiſſime co-
gnizioni.
Ma come che il Gallaccini per naturale inclinazione
era portato più volentieri ad altre dilettevoli applica-
zioni, abbandonò gli ſtudj della Filoſofia, e della Medi-
cina, e datoſi con tutto l’animo agli altri dell’Aſtro-
nomia, della Matematica, della Geometria, e della
Meccanica, e dell’ Architettura Civile, e Militare:
nella prima compoſe i Trattati, de Radio Latino, & de
Natura Angelorum, nella ſeconda altri Trattati, de Cir-
culo, &
de Angulo; nella Matematica ſcriſſe De’ Porti
di Mare, de Templo, &
de Itinerario; nella Geometria la
plauſibile Opera intitolata, I Principj di Geometria;
nella
Meccanica un groſſo Volume, che prende il nome dal-
la medeſima Profeſſione;
e unì a queſta l’altra fatica, a
cui diè titolo di Zibaldone, di Arcbitettura, e di Meccani-
ca:
e perchè tali Profeſſioni portano ſeco la

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