Bianconi, Giovanni Lodovico, Due lettere di fisica al signor marchese Scipione Maffei, 1746

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99XCI caſione per trovarne, o almen cercarne
delle altre.
Avendo veduto eſſere dopo
cominciata una nebbia denſiſſima coſtan-
te per alcuni giorni verſo la ſera, de-
terminai di ſervirmene nell’uſo fiſico, e
di provare anche in queſta coſtituzione
di aria la celerità del ſuono.
Ma non
era sì agevole queſta ſeconda eſperienza
come furono le prime, giacchè nella ce-
cità della nebbia denſiſsima non era poſ-
ſibile vedere il foco lontano tredici mi-
glia.
Eccole il metodo di cui io mi
ſervij.
Feci portare al conſueto Conven-
to la giornata dei dodici di Febbrajo,
che era talmente nebbioſa, che non di-
ſtingueanſi per modo alcuno gli oggetti
ne pure nella piccola diſtanza di dieci
o dodici piedi;
feci portare dico il ſoli-
to orologio, ed un cannone aſſai groſ-
ſo, conceſſomi dalla bontà del Sig.
Con-
te Filippo Aldrovandi, e del Sig.

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