PERIGONIA, O VERO
DEGLI ANGOLI.
DEGLI ANGOLI.
Di Teofilo Gallaccini
Quantunque secondo l’opinione d’alcuni le Scienze Matematiche sieno di
maniera dichiarate, che si mostrano non haver bisogno di più chiarezza; con
tutto ciò, avendo soggette alla speculatione dello ‘ntelletto nostro son
capaci d’altre considerationi; onde non sarà maraviglia se le medesime cose
della Geometria secondo diversa consideratione benchè determinate pel
diverso modo di considerare si facciano diverse.
Onde l’Angolo essendo una particella di tutto l’obietto della Geometria,
considerato da noi in varie maniere e secondo la diversa applicatione e
secondo gli effetti diversi, diverrà diverso, dico (favellando
filosoficamente) non nell’esser reale, ma nel formale; ed essendo diverso ci
darà occasione di considerare di lui diverse positioni le quali si notaranno
qui appresso.
Se l’angolo sia cosa reale o intelligibile o immaginaria.
Questa si considerarà. Nel 1° cap.
L’angolo di quante maniere sia. Nel 2° cap.
Che cosa sia l’angolo ed in che cosa sia collocata l’essenza sua. Nel 3° cap.
Che per la varia division del cerchio si ritrovano tutte le specie degli
angoli. Nel 4° cap.
D’altri tagliamenti del cerchio onde risultano diverse maniere d’angoli. Nel
5° cap.
Se ogn’angolo sia divisibile. Nel 6° cap.
Se si dà l’angolo indeterminato sì come si dà il determinato. Nel 7° cap.
Se l’angolo si riduca al tutto alla pianezza e ugualità della linea retta o
vero alla curvità della circolare. Nel 8° cap.
Per qual ragione alcune volte il cerchio sia detto tutto angolo. Nel 9° cap.
L’angolo a che serva nell’Universo. Nel 10° cap.
Di quale utilità e di che uso sia l’angolo nella Geometria. Nel cap. 11°