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camente mifurato.
Eperche il Signor Gio:
Al-
fonſo Borelli Mattematico digniſſimo nello Stu-
dio di Piſa ſi è compiaciuto d´impugnare queſta-
dottrina nel ſuo Libro _De Vi Percuſſionis_ anco pri-
ma che la publicaſſi, io che la tengo vera, mi
ſono ritrouato in neceſſità di difenderla. Hà re-
plicato il Signor Borelli à quanto hò detto li me-
ſi paſſati in certa elegante lettera diretta all´Illu-
ſtriſſimo, e Dottiſſimo Signor Michiel´ Angelo
Ricci, nella quale, ſe bene profeſſa nel princi-
pio non voler conſiderare, che le coſe dottrina-
li, vi inſeriſce ſoſpetti tali del mio modo di pro-
cedere, che per leuarli queſte falſe impreſſioni,
mi ritrouo conſtretto à replicare. Haueuo con-
ſtantemente determinato di non ſcriuer piùaltro
in ſimile propoſito, e l´hauerei eſequito quando
il Signor Borelli haueſſe replicato coſe tali, che
tù le poteſſi giudicare dalla ſola lettura, ma ha-
uendo riempiuta queſta lettera di queſti ſoſpetti
della mia ingenuità, e modo diprocedere, non
poſſo, nè deuo tacere in conto alcuno ſe non
voglio dar à vedere d´acconſentire, eſſendo tro-
pogeloſo, che il mondo tutto ſapia, che io l´hò
ſempre riuerito, e ſtimato quanto meritano le ſue
gran virtù.
fonſo Borelli Mattematico digniſſimo nello Stu-
dio di Piſa ſi è compiaciuto d´impugnare queſta-
dottrina nel ſuo Libro _De Vi Percuſſionis_ anco pri-
ma che la publicaſſi, io che la tengo vera, mi
ſono ritrouato in neceſſità di difenderla. Hà re-
plicato il Signor Borelli à quanto hò detto li me-
ſi paſſati in certa elegante lettera diretta all´Illu-
ſtriſſimo, e Dottiſſimo Signor Michiel´ Angelo
Ricci, nella quale, ſe bene profeſſa nel princi-
pio non voler conſiderare, che le coſe dottrina-
li, vi inſeriſce ſoſpetti tali del mio modo di pro-
cedere, che per leuarli queſte falſe impreſſioni,
mi ritrouo conſtretto à replicare. Haueuo con-
ſtantemente determinato di non ſcriuer piùaltro
in ſimile propoſito, e l´hauerei eſequito quando
il Signor Borelli haueſſe replicato coſe tali, che
tù le poteſſi giudicare dalla ſola lettura, ma ha-
uendo riempiuta queſta lettera di queſti ſoſpetti
della mia ingenuità, e modo diprocedere, non
poſſo, nè deuo tacere in conto alcuno ſe non
voglio dar à vedere d´acconſentire, eſſendo tro-
pogeloſo, che il mondo tutto ſapia, che io l´hò
ſempre riuerito, e ſtimato quanto meritano le ſue
gran virtù.
Queſta è l´vnica cagione del mio ſcriuere, nel
che hò certamente adempito al mio debito, e
dato pace al mio animo. Sarà in tuo arbitrio
che hò certamente adempito al mio debito, e
dato pace al mio animo. Sarà in tuo arbitrio