1da me ſeruite aſſai meglio. Intanto com quella medeſima corte
ſia, che elle mi comandarono, degninſi anche accettar il piccol
dono, che la baſſezza mia hoggi porge alla altezza loro: & à
miglior comodità aſpettine de maggiori, e de migliori. Io in
queſto mentre reſtandomi apparecchiato à far loro tutti
que ſeruigi, che per me ſi potranno, humiliſsi
mamente bacio loro l'hono rata
mano.
ſia, che elle mi comandarono, degninſi anche accettar il piccol
dono, che la baſſezza mia hoggi porge alla altezza loro: & à
miglior comodità aſpettine de maggiori, e de migliori. Io in
queſto mentre reſtandomi apparecchiato à far loro tutti
que ſeruigi, che per me ſi potranno, humiliſsi
mamente bacio loro l'hono rata
mano.
DEL NOZZOLINO ALL'ILLU.
STRISSIMO S. MARCHESE
DI MASSA.
DA vn nuouo Sol, che più dell'altro luce.
Che a rara alta virtù gli animi ſcorge,
Del cui bel lume chiaro ſegno porge
Chiara Alba, e riga il Ciel con nuoua luce:
Uiua fiamma d'honor nel cor riluce,
Onde vn nuouo diſio nell'alma ſorge
D'alzarſi ratta al Ciel; che ben s'accorge;
C'hauer vn quà non può piu altero Duce.
Gentilezza regale, alto valore,
Nobiltà vera, inuitta corteſia
Sono i be' raggi, ond'ei mi ſcalda il core:
Ma chi quel dirà mai; che dentro cria
Con linterna virtù del ſuo splendore
Dolce Cibo ſoaue all'alma mia?
STRISSIMO S. MARCHESE
DI MASSA.
DA vn nuouo Sol, che più dell'altro luce.
Che a rara alta virtù gli animi ſcorge,
Del cui bel lume chiaro ſegno porge
Chiara Alba, e riga il Ciel con nuoua luce:
Uiua fiamma d'honor nel cor riluce,
Onde vn nuouo diſio nell'alma ſorge
D'alzarſi ratta al Ciel; che ben s'accorge;
C'hauer vn quà non può piu altero Duce.
Gentilezza regale, alto valore,
Nobiltà vera, inuitta corteſia
Sono i be' raggi, ond'ei mi ſcalda il core:
Ma chi quel dirà mai; che dentro cria
Con linterna virtù del ſuo splendore
Dolce Cibo ſoaue all'alma mia?