Del Bruno, Raffaelo, Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di Firenze, 1719

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1 glioſo artifizio, del quale pur'anco è il di-
ſegno della bella facciata di queſta Chiesa,
tutta di pietre forti.
Più d'ogn'altro però,
s'ammira la Cappella degli Uſimbardi, in-
croſtata di marmi carrareſi, e d'altre pietre,
con due Sepolcri di diaſpro nero, ſopra,
de' quali poſano due buſti di marmo, che
son ritratti di due Prelati di quella Caſa,
ſcolpiti da Felice Palma, famoſo artefice,
de' ſuoi tempi.
Del medeſimo Palma è il
Crociſiſso di bronzo poſto all'Altare in una
Nicchia di nero diaſpro.
Le due Tavole,
de' lati ſon dipinte da Criſtoſano Allori, e
dall'Empoli; e le lunette a freſco, da Gio-
vanni da S. Giovanni.
Il baſso rilievo di
bronzo, dov'è ſcolpito il Martirio di S. Lo-
renzo, è fattura di Tiziano Aſpetti da Pa-
dova, maeſtro del Palma.
Laſciando il Pon-
te a S. Trinita, del quale ragioneremo nella
ſeguente giornata, e camminando lung'Ar-
no vers'il Ponte Vecchio, a man ſiniſtra,
poco fuori di ſtrada, viſiteremo la Chieſa,
de'
glioso
GIORNATA.
SS. APOSTOLI, una delle più antiche di
Firenze.
Quantunque ella non ſia molto gran-
de, è nondimeno di nobile Architettura,
molto commendata dal Buonarroti.
V'è una
Tavola dipinta dal Vaſari, per la Concezio-
ne di Maria Vergine.
Sono lodati i due Se-
polcri, e ſpecialmente quello preſso alla Sa-
greſtìa, lavorato da Benedetto da Rovezza-
no.
Anche nella Cappella del Sagramento
ſono di Luca della Robbia i vaghi ornamen-
ti di terra cotta.
Proſeguendo il cammino
lung'Arno s'arriva alla gran
FAB.

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