10076DELLA FORZA DE’ CORPI
vi ora;
però penſo di farne la penitenza, e il
ragionamento incominciato laſciar del tutto. Il
peccato, riſpoſe la Signora Principeſſa, non ave-
te voi fatto ora, entrando in tal diſcorſo col Si-
gnor Marcheſe; il faceſte allora, che non voleſte
entrarvi con noi; di che farete la penitenza; e
queſta ſarà di proſeguire il ragionamento, cui non
volevate incominciare. E ſenza più commiſe ad
un ſuo familiare, che faceſſe quivi portar le ſedie; le
quali mentre che ſi attendevano, io diſſi: Signo-
ra, voi farete fare la penitenza a queſti due Signo-
ri, che dovranno aſcoltarmi. Anzi, riſpoſe ella,
la faranno fare a voi più lunga, perchè io voglio,
che eſſi vi interroghino, quando lor piaccia, e
vi contradicano, qualunque volta non direte la
verità. Signora, riſpoſi, queſti ſono uomini, che
per ſervirvi meglio mi contradiranno anche quan-
do io la dirò; di che eſſi e la Signora Principeſsa
riſero. Fatte queſte ed’ altre parole, et eſlendo le
ſedie recate, tutti ci mettemmo a ſedere, e la Si-
gnora Principeſſa a me rivolta, proſeguite, diſſe,
il ragionamento che avevate col Signor Marcheſe;
il quale ſe non potrete ſimre queſta mattina pri-
ma dell’ ora del deſinare, a cui io voglio, che
voi ſiate meco, potrete ſinirlo oggi, o queſta ſe-
ra; perchè la Reina non viene a Baja, che doma-
ne aſſai tardi, et io oggi ſono ozioſa. Signora
riſpoſi, ſappiate pure, che proſeguendo il ragio-
namento incominciato, poco mi reſta a dire; e ſe
queſti ſignori non vorranno contradirmi in
ragionamento incominciato laſciar del tutto. Il
peccato, riſpoſe la Signora Principeſſa, non ave-
te voi fatto ora, entrando in tal diſcorſo col Si-
gnor Marcheſe; il faceſte allora, che non voleſte
entrarvi con noi; di che farete la penitenza; e
queſta ſarà di proſeguire il ragionamento, cui non
volevate incominciare. E ſenza più commiſe ad
un ſuo familiare, che faceſſe quivi portar le ſedie; le
quali mentre che ſi attendevano, io diſſi: Signo-
ra, voi farete fare la penitenza a queſti due Signo-
ri, che dovranno aſcoltarmi. Anzi, riſpoſe ella,
la faranno fare a voi più lunga, perchè io voglio,
che eſſi vi interroghino, quando lor piaccia, e
vi contradicano, qualunque volta non direte la
verità. Signora, riſpoſi, queſti ſono uomini, che
per ſervirvi meglio mi contradiranno anche quan-
do io la dirò; di che eſſi e la Signora Principeſsa
riſero. Fatte queſte ed’ altre parole, et eſlendo le
ſedie recate, tutti ci mettemmo a ſedere, e la Si-
gnora Principeſſa a me rivolta, proſeguite, diſſe,
il ragionamento che avevate col Signor Marcheſe;
il quale ſe non potrete ſimre queſta mattina pri-
ma dell’ ora del deſinare, a cui io voglio, che
voi ſiate meco, potrete ſinirlo oggi, o queſta ſe-
ra; perchè la Reina non viene a Baja, che doma-
ne aſſai tardi, et io oggi ſono ozioſa. Signora
riſpoſi, ſappiate pure, che proſeguendo il ragio-
namento incominciato, poco mi reſta a dire; e ſe
queſti ſignori non vorranno contradirmi in