1017TERZO.
_Iacobi Dobrzenſki de Nigroponte, Boemi Pragenſis par._
I.
_pag.
27._
e trouerà vna belliſſima eſperiẽza di ciò. Dice adunque che
ſe ſi ponerà in vn lambico proportionato libbre 6. di mer-
curio in circa, e ſe diſtillerà, che ne vſciranno 3. ouero 4 on-
cie d’acqua puriſſima, & elementare.
e trouerà vna belliſſima eſperiẽza di ciò. Dice adunque che
ſe ſi ponerà in vn lambico proportionato libbre 6. di mer-
curio in circa, e ſe diſtillerà, che ne vſciranno 3. ouero 4 on-
cie d’acqua puriſſima, & elementare.
_Cont._
Io non dico, che mediante la diſtillatione, non ſi poſſino
cauar ſpiriti dal mercurio, che raccolti, conſtituiſcono vn
fluido come acqua; mà che queſto poi ſia acqua elemen-
tare, io non ſono coſi pronto à crederlo: poiche più toſto
li reputarei vn eſtratto efficace di mercurio, che riteneſſe
le ſue virtù efficacemente, appunto come quando dal
vino ſe ne caua l’acquauita; e da altre materie altri
eſtratti.
cauar ſpiriti dal mercurio, che raccolti, conſtituiſcono vn
fluido come acqua; mà che queſto poi ſia acqua elemen-
tare, io non ſono coſi pronto à crederlo: poiche più toſto
li reputarei vn eſtratto efficace di mercurio, che riteneſſe
le ſue virtù efficacemente, appunto come quando dal
vino ſe ne caua l’acquauita; e da altre materie altri
eſtratti.
_Ofr._
Quello, che ſi caua dal mercurio non eſſer altro che ac-
qua elementare, è prouaro dal medemo autore con queſt’-
eſperienza. Eſtratta l’acqua dal mercurio, s’eſponga que-
ſto all’aria per tempo conueniente, e poi ſi lambichi di
nuouo; ſe ne cauerà altretanta acqua. Si replichi que ſt’-
operatione ſei, otto, e quante volte ſi vuole, ſempre ſe ne
cauerà la medema acqua. Sicche peſata tutta queſt’acqua
raccolta, ſi trouerà peſare più che non peſaua l’argentoui-
uo. Ragioneuolmente adunque interroga l’autore. _Vide an_
_Hic ſpiritus mercurij eſſe poſsit?_ Poi ſoggiunge. _Ergò liberè di-_
_cere poſſum aquam illam nil aliud eſſe, quam atomos aqueas in aere_
_circumuolitantes, tempore bumido ab argentouiuo eidem expoſito_
_attractas, & frigiditate naturæ argentiuiui intrò conſeruatas, po-_
_ſteaque ope diſtillationis in aquam formalem conuerſas_.
qua elementare, è prouaro dal medemo autore con queſt’-
eſperienza. Eſtratta l’acqua dal mercurio, s’eſponga que-
ſto all’aria per tempo conueniente, e poi ſi lambichi di
nuouo; ſe ne cauerà altretanta acqua. Si replichi que ſt’-
operatione ſei, otto, e quante volte ſi vuole, ſempre ſe ne
cauerà la medema acqua. Sicche peſata tutta queſt’acqua
raccolta, ſi trouerà peſare più che non peſaua l’argentoui-
uo. Ragioneuolmente adunque interroga l’autore. _Vide an_
_Hic ſpiritus mercurij eſſe poſsit?_ Poi ſoggiunge. _Ergò liberè di-_
_cere poſſum aquam illam nil aliud eſſe, quam atomos aqueas in aere_
_circumuolitantes, tempore bumido ab argentouiuo eidem expoſito_
_attractas, & frigiditate naturæ argentiuiui intrò conſeruatas, po-_
_ſteaque ope diſtillationis in aquam formalem conuerſas_.
_Mat._
Pare à me che più congruamente aſſegni la cauſa de ſi-
mili effetti il dottiſſimo Padre Emanuel Magnano _in Phi-_
_loſ. naturæ cap_. 16. _prop_. 2. oue dice, che ſe eſtratto il ſpirito
dal vitriolo, s’eſponga all’aria per alcuni giorni quella ma-
teria, che reſta, la quale dalli artefici è chiamata Colcotar,
e ſe torni à diſtillare con la retorta, che ſe ne cauerà nuo-
uo, e più efficace ſpirito. E il medemo ſuccederà ſe più
volte ſe replicherà l’operatione. Così ſe quella terra, dal-
la quale con vari lauamenti ſe ne hà cauato il nitro, ſi eſpo-
nerà in luogo conueniente per alquanto tempo, lauata di
nuouo, ſe ne cauerà altro nitro. La cauſa è, dice egli,
mili effetti il dottiſſimo Padre Emanuel Magnano _in Phi-_
_loſ. naturæ cap_. 16. _prop_. 2. oue dice, che ſe eſtratto il ſpirito
dal vitriolo, s’eſponga all’aria per alcuni giorni quella ma-
teria, che reſta, la quale dalli artefici è chiamata Colcotar,
e ſe torni à diſtillare con la retorta, che ſe ne cauerà nuo-
uo, e più efficace ſpirito. E il medemo ſuccederà ſe più
volte ſe replicherà l’operatione. Così ſe quella terra, dal-
la quale con vari lauamenti ſe ne hà cauato il nitro, ſi eſpo-
nerà in luogo conueniente per alquanto tempo, lauata di
nuouo, ſe ne cauerà altro nitro. La cauſa è, dice egli,