Caverni, Raffaello, Storia del metodo sperimentale in Italia, 1891-1900

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1fiorentini, i quali rimossero le difficoltà e confermarono il vero Sistema sa­
turnio in un modo ingegnosissimo, riducendo sotto i nostri occhi le appa­
renze di ciò, che la Natura opera in un mondo così smisuratamente lontano
da noi.
Una delle prime e più forti di quelle difficoltà si riduceva a dire che
essendosi a moltissimi osservatori, dopo Galileo, mostrato Saturno con due
stelle disgiunte e laterali, non si vedeva come si potesse ridur questa fase
alla figura dell'anello.
Rispose l'Huyghens che questa di Saturno tricorpo­
reo era una illusione dei troppo deboli strumenti usati da que'suoi prede­
cessori, ma non seppe dimostrar di fatto come sparissero le illusioni e ap­
parisse il vero, usando strumenti più perfetti.
La dimostrazione sperimentale di ciò, che pareva impossibile, fu ritrovata
nell'Accademia fiorentina dall'ingegno del Borelli, il quale fece fabbricare
una macchinetta a rappresentare il Globo di Saturno col suo Anello, nelle
puntuali proporzioni stabilite dall'Hugenio.
“ Costituita detta Macchina in testa ad una galleria lunga 128 braccia,
ed illuminata da quattro Torce, collocate in modo che rimanessero nascoste
all'occhio dell'Osservatore, si notò che quanto minore era l'angolo de'raggi
visuali sopra il piano della Fascia, tanto più andava restringendosi l'appa­
rente Ellisse, infin tanto che i tratti GF, CD (fig.
97) ad un Occhiale im­
perfetto si facevano invisibili, e pur tuttavia con esso si seguitavano a sco­
164[Figure 164]
Figura 97.
prire i due estremi B, E, che per la
lontananza e debolezza della luce per­
fettamente si rotondavano, a tale che
l'apparenza della Macchina in tal costi­
tuzione corrispondeva alla prima delle
Tavole dell'Hugenio, che è di tre sfer e,
la di mezzo maggiore e l'altre due mi­
nori, per breve tratto disgiunte dal disco
di Saturno.
Variavasi bene quest'ap­
parenza riguardando l'istessa Macchina,
non punto alterata dalla sua prima po­
sizione e lontananza, con un Occhiale
di un braccio e un terzo ma d'esquisito
lavoro, mostrandosi allora Saturno non più in mezzo delle due stelle B, E,
ma coronato dalla zona lucida BCDEFG, mercè delle braccia luminose nuo­
vamente resegli dall'esquisitezza del secondo Occhiale ” (Targioni, Noti­
zie ecc., T. I, pag.
741).
Un'altra non men grave difficoltà, ad approvare il Sistema ugeniano,
nasceva dalla fase monosferica, e l'Huyghens stesso l'avea già prevenuta con
dire che, sebben l'Anello stia anche allora intorno al Pianeta, è nonostante
invisibile a noi perchè, trovandosi il prolungamento del nostro raggio vi­
suale sul piano di esso Anello, non ci mostra di sè che l'esteriore super­
ficie convessa, o come si direbbe l'esergo.

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