10356SESTO.
POi che s’è detto quanto importi il far elettio-
ne di commodo, & ſicuro ſito; in queſto ca-
pitolo reſtami à dire, che quando il Generale
conoſcerà di potere iſpugnare quella Città,
ò Fortezza per forza, del modo che è conſue-
to, & ragioneuole di tenerſi, debbia mandar co’l Maeſtro di
campo ſoldati pratichi con compagnia, & guardia à baſtan-
za che poſſano ſicuramente riconoſcere, & uedere la cir-
conferenza della Città, & del ſito, & qual ſia quella parte
più atta à poterui per uia delle Trinciere entrar ſotto, per
poterui piantar l’artegliaria, & ſopra tutto auuertire che il
terreno ſia di qualità di poterlo maneggiare per far eſſe trin-
cere, & quei lauori, che ſono neceſſarij per coprirſi dal ne-
mico. Il penſar poi di poter perfettamente il giorno, ò la
notte riueder quanto biſogna à queſta Città, ò Fortezza, nõ
è poſſibile; perche il giorno inemici nõ laſciano fare (ſe ſono
ſoldati di qualche valore) & la notte per la ſcurità non ſi può
bẽ riconoſcere ne i fianchi, ne il foſſo, neveder molte parti-
colarità, che ſono neceſſarie à chi vuol bene, & giuſtamen-
te ordinarſi à tale eſpugnatione; ma queſto ſi farà bene, &
commodisſimamente, quando che tu hauerai fatto le tue
trincere le quali cõdurrai fin’al foſſo, doueil Generale me-
deſimo potrà con ſua commodità vedere, & certificarſi di tut
to quello, che deſidera ſapere. Del modo poi di far queſte
trincere, come che ci ſiano varie opinioni, noi, nondimeno
à più ſodisfattione de i lettori, ne habbiamo diſſegnate di di
uerſe maniere le quali ci pareno più cõmode, eſicure, & bre-
ui; Ma ſopra tutto ſi ricorda che in quelle debbõſifare le loro
ne di commodo, & ſicuro ſito; in queſto ca-
pitolo reſtami à dire, che quando il Generale
conoſcerà di potere iſpugnare quella Città,
ò Fortezza per forza, del modo che è conſue-
to, & ragioneuole di tenerſi, debbia mandar co’l Maeſtro di
campo ſoldati pratichi con compagnia, & guardia à baſtan-
za che poſſano ſicuramente riconoſcere, & uedere la cir-
conferenza della Città, & del ſito, & qual ſia quella parte
più atta à poterui per uia delle Trinciere entrar ſotto, per
poterui piantar l’artegliaria, & ſopra tutto auuertire che il
terreno ſia di qualità di poterlo maneggiare per far eſſe trin-
cere, & quei lauori, che ſono neceſſarij per coprirſi dal ne-
mico. Il penſar poi di poter perfettamente il giorno, ò la
notte riueder quanto biſogna à queſta Città, ò Fortezza, nõ
è poſſibile; perche il giorno inemici nõ laſciano fare (ſe ſono
ſoldati di qualche valore) & la notte per la ſcurità non ſi può
bẽ riconoſcere ne i fianchi, ne il foſſo, neveder molte parti-
colarità, che ſono neceſſarie à chi vuol bene, & giuſtamen-
te ordinarſi à tale eſpugnatione; ma queſto ſi farà bene, &
commodisſimamente, quando che tu hauerai fatto le tue
trincere le quali cõdurrai fin’al foſſo, doueil Generale me-
deſimo potrà con ſua commodità vedere, & certificarſi di tut
to quello, che deſidera ſapere. Del modo poi di far queſte
trincere, come che ci ſiano varie opinioni, noi, nondimeno
à più ſodisfattione de i lettori, ne habbiamo diſſegnate di di
uerſe maniere le quali ci pareno più cõmode, eſicure, & bre-
ui; Ma ſopra tutto ſi ricorda che in quelle debbõſifare le loro