Angeli, Stefano degli, Della gravita' dell' aria e fluidi : esercitata principalmente nelli loro homogenei

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1039TERZO per vn capo, ma maggiori per l’altro, non vi potrebbero
diſcendere quando non principiaſſero ad entrarui per il
verſo che ſono minori.
Che ſe occupato qualche bucco
da grano maggiore come ſarebbe il Cece, Faua, ò altro che
impediſse l’ingreſſo alli minori, con la mano, ò altro agi-
taſſimo queſti grani, potreſſimo rimuouer quel maggiore,
di modo che capitaſſero delli minori al bucco, e così di-
ſcendeſſero.
Tanto credo io che in certo modo ſucceda.
nel noſtro caſo. Preme l’aria noſtra ſopra la ſuperficie dell’
argentouiuo, e delli corpi predetti con la ſua grauità, &

elatere;
& eſſendo queſta vn’aggregato delli efluui, che
ſono vſciti da tutti li corpi;
e perciò formati in diuerſiſſime
maniere;
e trà l’infinite particelle componenti il mercurio,
e detti corpi, eſſendoui infiniti ſpatietti, e pori ſe non vacui,
almeno pieni di materia ſottiliſſima, figurati conforme ri-
chiede la diuerſa diſpoſitione delle minime particelle com-
ponenti;
con quella preſſione, & elatere caccia in quelli
pori, ò ſpatietti quelli ſuoi corpuſcoli, li quali ſono per la
ſua figura, e piccolezza capaci ad entrarui.
Al che mira-
bilmente ſerue il continuo moto, nel quale è l’aria noſtra,
ò agitata da venti, ò da altro, per rimuouer li più groſſi im-
pedienti l’ ingreſſo alli altri, e portarui li proportionati.

La ragione perſuade che quelli ve rientrino per lo più, li
quali ò per agitatione, ò per altra cauſa vi ſono vſciti, eſſen-
do proportionati à quelli ſpatietti;
e parimente che vi en-
trino quelli, che ſono vguali, e ſimili à queſti.
Che ſe ve
ne ſono anco de minori;
e queſti pure poſſino eſſer cacciati
dentro.
Agiuta anco queſt’ingreſſo la teſſitura del corpo,
nel quale queſti deuono entrare:
perche eſſendo eſſo flui-
do, come è il mercurio, &
in conſequenza conſtante di
particelle minime, e prontiſſime al moto, &
alla ſe paratio-
ne;
le particelle dell’ aria ſe pono far più largo all’ entrarui
con la preſſione, grauità, &
elatere.
_fre_. In queſto modo li corpuſcoli dell’a ria entrarebbero ſola-
mente nelle prime parti del mercurio, e delli corpi à ſe con-
tigue, e non per tutta la corpulenza.
Per eſempio, ſe il
mercurio foſſe alto nel vaſo vn cubito, entrarebbero ſola-
mente nelle ſue parti ſuperficiali, e non per tutta la ſua

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