Caverni, Raffaello, Storia del metodo sperimentale in Italia, 1891-1900

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1fu osservato in Palazzo il globo di Saturno collocato no nel mezzo precisa­
mente della sua Ciambella, ma collocato un poco all'in su, in maniera che
molti di quei signori l'assomigliavano a un cappello da cardinali.
Io qui non
dico che l'anterior parte XV (fig.
98) della ciambella di Saturno doverebbe
apparire più larga e più allontanata dal centro del medesimo Saturno, che
165[Figure 165]
Figura 98.
la parte posteriore RS, perchè, con tutto
che questo sia vero, in tanta lontananza
non può cadere sotto i nostri sensi, ma
avverto bene che in questa ipotesi è ne­
cessario che la parte anteriore XV della
Ciambella produca certa ombra nell'infe­
rior porzione del disco di Saturno.
E per­
chè i raggi della nostra vista sono assai
inclinati ai raggi del Sole, perchè ora la
prostaferesi dell'orbe è massima, sarà l'inferior parte del disco di Saturno
adombrata esposta alla nostra vista, la qual ombra, coprendo quasi tutto
quell'estremo orlo del disco di Saturno posto sotto la Ciambella XV, non
ce lo lascia vedere, ma la parte superiore rimane spiccata e rilevata, per
non essere coperta da ombra veruna, e però deve rappresentarsi in forma
di cappello.
Sicchè, come vede V. A., quella esperienza, che mostrava per­
turbare l'ipotesi dell'Hugenio, la favorisce mirabilmente ” (MSS. Cim.,
T. XII, c.
56).
Un'altra particolarità fu osservata dagli Accademici del Cimento, ed era
che una delle anse, senza saper perchè, non s'andava ad attaccare perfet­
tamente al disco di Saturno.
Allora il Borelli dimostrò che in quel punto,
in cui l'ansa stessa pareva rotta, andava a proiettarsi l'ombra oscura del
Pianeta.
“ Con gran mia meraviglia intesi l'osservazione di Saturno fatta
le sere passate da V. A. S. nella quale si vide che uno dei manichi che ab­
braccian Saturno non si unisce perfettamente al disco luminoso dello stesso
Saturno, ma vi s'interpone un piccolo interstizio tenebroso.
Cercai subito
con gran curiosità in qual sito cadesse la detta ombra, e fui assicurato, che
cadeva dalla parte superiore verso oriente.
Ora, perchè quest'esperienza ma­
ravigliosamente confermerebbe l'ipotesi d'Ugenio, ho stimato bene inviarne
la dimostrazione a V. A. S., insieme con il pronostico delle variazioni, che
dovrà fare la detta ombra per i mesi seguenti ” (ivi, c.
57); dimostrazione
e pronostici che furono inseriti nel Parere pubblicato dal Targioni, dove si
leggono nel Tomo sopra citato a pag.
345, 46.
Intanto che così nell'Accademia fiorentina si confermava e s'illustrava
tanto sapientemente il Sistema ugeniano, il padre Onorato Fabry in Roma
meditava le sue lepidezze.
Egli faceva dal suo cervello scaturire intorno a
Saturno quattro globi, due bianchi e due neri, che messi opportunamente
in gioco, col loro chiaro e con l'ombra, supplissero a rappresentar le fasi
stesse che rappresenta l'Anello.
Fu il nuovo Sistema pubblicato dallo stesso
Fabry sotto il nome di Eustachio Divini, col titolo di Brevis annotatio in

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