10589DI MACHINE, ET EDIFICII.
MACHINA DA VOLTAR GLI
Schidoni per cuocer le viuande.
DIaltra manſera, che non ſono le paſſate è fabricata la preſen
te Machina veramente ingegnoſa, e facile, degna delle in-
ucntioni Alemanne, & è pur diferro, eccettuando le vite,
laquale med eſimamente ſi disfa, & ritorna inſieme per va-
lerſene in moltiluoghi. A queſta non fa meſtieri il moto
diuerſo cauſato da peſi, ne da grauezza a’cuna, che ſuol occupate le ſtan-
ze, ma vi ſi dà il moto con vn ordigno chiamato da Vitruuio lingula, &
da noi ſpennola fatta d’acciaio, temprata beniſſimo, & battuta ſottilmen
te, laquale con moltigiramenti è affermata d’intorno à vna mazza difer-
ro, & riſerrata medeſimamente dentro da vn tamburo di ferro, di mag-
gior larghezza che non importa lo ſpatio dei rauolgimenti di quella, ac-
cioche ſi poſſi allargare quando ſi ſcarica. Ma quando è dibiſogno cari-
carla menaſi intorno il manico della vite ſin tanto, che lacorda ſi diſciol-
ga dal tamburo, laqual corda con vn de’ ſuoi capie inchiodata à quello,
& corriſponde di dèntro per drittura alla inchiodatura della ſpenolla,
auolgendoſi poi per tutti @ Vermidella Vite, ſi fa@tamente, che anco la
ſpennola di dentro dal tamburo ſi viene à riſt rignere attorno la mazza,
ſtando però ferme le altre ruote (quando ſi carica, ſi come nelle altre)
mediante quella iinguetta anch’eſſa d’acciaio, ma più piccolina, laquale
è dalcapo più largo della vite (perche è di forma piramidale) che hà la
iuota di dentrouia preſſo à ſe ſtcſſo. Anziè nell’iſteſſo fuſo della vite, la-
quale come ho detto è piramidale, affini che ſcari@ndoſi più facilmente
ſi diſciolga dalli Vermi, ritirandoſi dietro la ſpennola, quando ſi allarga,
& auolgendoſela attorno il tamburo. Percioche con queſto mouimento
ſi muoue la ruota inſieme con la vite, & fa andar il ſuo rochello, che hà
dall’altro capo delſuo aſſe vn’altra ruota, che camina ancor cſſa; mede-
ſimamente queſta fa girar il ſuo rochello ſuperiore, à mezo il fuſo, del
quale vi è vn’altra ruota ch’a identi di dentro, per poter far andar l’vlti-
mo roche llo in piedi, in cima del quale è poſto il tempo, detto altte vol-
te; Maritornando ali’aſſe della vite dico, che vi è poſta vn’altra ruota
paralella, & poco diſtante a quella preſſo la teſta della vite, & è della me-
deſima grandezza, ò poco maggiore, & ſono ambedue per pendicolari,
queſta eſce fnori di vn lato della Machina, & fa girare due altre ruote
c’hanno ilor denti da vn lato di eſſe perpendicolari, l’vna diſopra, l’al-
tra di ſotto. Queſte tre ruote ſono diegual grandezza eſcono da’loro
centrii ſuoi aſſi diforma quadrata, per metterui dentro gli ſpiedi, i quali
ſono della ſteſſa forma, accioche renghino lecarni, che non ſcorrino at-
torno.
te Machina veramente ingegnoſa, e facile, degna delle in-
ucntioni Alemanne, & è pur diferro, eccettuando le vite,
laquale med eſimamente ſi disfa, & ritorna inſieme per va-
lerſene in moltiluoghi. A queſta non fa meſtieri il moto
diuerſo cauſato da peſi, ne da grauezza a’cuna, che ſuol occupate le ſtan-
ze, ma vi ſi dà il moto con vn ordigno chiamato da Vitruuio lingula, &
da noi ſpennola fatta d’acciaio, temprata beniſſimo, & battuta ſottilmen
te, laquale con moltigiramenti è affermata d’intorno à vna mazza difer-
ro, & riſerrata medeſimamente dentro da vn tamburo di ferro, di mag-
gior larghezza che non importa lo ſpatio dei rauolgimenti di quella, ac-
cioche ſi poſſi allargare quando ſi ſcarica. Ma quando è dibiſogno cari-
carla menaſi intorno il manico della vite ſin tanto, che lacorda ſi diſciol-
ga dal tamburo, laqual corda con vn de’ ſuoi capie inchiodata à quello,
& corriſponde di dèntro per drittura alla inchiodatura della ſpenolla,
auolgendoſi poi per tutti @ Vermidella Vite, ſi fa@tamente, che anco la
ſpennola di dentro dal tamburo ſi viene à riſt rignere attorno la mazza,
ſtando però ferme le altre ruote (quando ſi carica, ſi come nelle altre)
mediante quella iinguetta anch’eſſa d’acciaio, ma più piccolina, laquale
è dalcapo più largo della vite (perche è di forma piramidale) che hà la
iuota di dentrouia preſſo à ſe ſtcſſo. Anziè nell’iſteſſo fuſo della vite, la-
quale come ho detto è piramidale, affini che ſcari@ndoſi più facilmente
ſi diſciolga dalli Vermi, ritirandoſi dietro la ſpennola, quando ſi allarga,
& auolgendoſela attorno il tamburo. Percioche con queſto mouimento
ſi muoue la ruota inſieme con la vite, & fa andar il ſuo rochello, che hà
dall’altro capo delſuo aſſe vn’altra ruota, che camina ancor cſſa; mede-
ſimamente queſta fa girar il ſuo rochello ſuperiore, à mezo il fuſo, del
quale vi è vn’altra ruota ch’a identi di dentro, per poter far andar l’vlti-
mo roche llo in piedi, in cima del quale è poſto il tempo, detto altte vol-
te; Maritornando ali’aſſe della vite dico, che vi è poſta vn’altra ruota
paralella, & poco diſtante a quella preſſo la teſta della vite, & è della me-
deſima grandezza, ò poco maggiore, & ſono ambedue per pendicolari,
queſta eſce fnori di vn lato della Machina, & fa girare due altre ruote
c’hanno ilor denti da vn lato di eſſe perpendicolari, l’vna diſopra, l’al-
tra di ſotto. Queſte tre ruote ſono diegual grandezza eſcono da’loro
centrii ſuoi aſſi diforma quadrata, per metterui dentro gli ſpiedi, i quali
ſono della ſteſſa forma, accioche renghino lecarni, che non ſcorrino at-
torno.