Caverni, Raffaello, Storia del metodo sperimentale in Italia, 1891-1900

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Il primo libro anatomico del Cremonese tratta delle ossa. Egli
ivi
diligentemente attende a descrivere le epifisi, dell'utilità delle
quali
, egli dice, Galeno, d'altra parte solertissimo investigatore
della
Natura, non scrisse, e ciò che più fa meraviglia, non scrisse
nemmeno
il Vesalio, quippe qui ardiret cupiditate increbili in
Galenum
invehendi et eius errores adnotandi. (Da re anat.
edit.
cit
.
pag. 4). Nel divisare, delle ossa una classificazione veramente
scientifica
, dice di non aver seguito gli esempii di Galeno an­
tico
del Vesalio moderno, intorno a che tanto vivo sente il
dovere
di non dilungarsi capricciosamente dall'insegnamento dei
primi
maestri, che vuol, del fatto, mostrar di averne la sua buona
ragione
. “ Nam licet Galenum, tamquam numen veneremur, Vesa­
lioque
in dissectionis arte plurimum tribuamus, ubi cum rei na­
tura
consentiunt: tamen cum aliquando videamus rem aliter multo
se
habere ac ipsi descripserint, veritas eadem, cui magis addicti
sumus
, nos coegit ab illis interdum recedere (ibi, pag.
10).

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