Angeli, Stefano degli, Della gravita' dell' aria e fluidi : esercitata principalmente nelli loro homogenei

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10612DIALOGO che in poco tempo non trouarebbe che vendere. Ritornan-
do poi al noſtro propoſito, dico così.
_Cont_. In gratia mi laſci digredire ancora vn poco. Mentre non
è proprietà dell’ hedera ſola di eſſer accomodata à queſt a
eſperienza, ma di molti altri legni, come dice il Porta;
e
poi vi è deſſidio trà li autori ſe eſchi il ſolo vino, ò acqua,
ò pure le parti più ſottili d’ambidue, come dubito io, re-
ſtando le più fezzoſe, e craſſe;
giudico bene ſuggerir vn
modo, che mi par più ſicuro per venir in cognitione di que-
ſto.
Li Signori Accademici Fiorentini, _nelli ſaggi citati pag._
204. dicono che fecero gettare vna gran palla d’argento aſ-
ſai ſottile, e la riempirono d’acqua raffreddata con il ghiac-
cio, e la ſerrorono ſaldiſſimamente con vite;
e martellan-
dola, &
ammaccandola gentilmente, ad ogni martellata, ò
ammaccatura videro traſudare gocciole d’ acqua per li
pori dell’argento.
Hora queſti pori ſono aſſai più anguſti
che quelli dell’hedera, &
altri legni; mentre per li pori dell’
argento non traſuderia ne vino, ne acqua, quando la palla
non foſſe martellata, e per quelli delli legni eſcono libera-
mente;
adunque tanto più ſottili biſogna che ſiino le parti
di quel liquido, che douerà vſcire per queſti pori.
Vna ſimil
palla ſi riempia di vino acquato, e ſi martelli, &
ammacchi,
e s’oſſerui quello n’vſcirà.
Io tengo di certo che non vſci-
ranno, ne acqua, ne vino puro, ma le parti più ſottili del
medemo miſto.
Ritorni Signor Ofredi nella noſtra car-
riera.
_Ofr_. Se l’agitatione del mercurio cagionaſfe l’vſcità di queſti
efluui, tanto ſempre douerebbe ſucceder _toties &
quoties_ l’-
argentouiuo s’equilibra.
Mi dichiaro. Riempita la fiſto-
la eccedente li diti 29.
di mercurio, & immerſa la bocca a-
perta nel mercurio ſtagnante del vaſo, diſcende il mercurio
notabilmente più delli diti 29.
e di nuouo è riſpinto all’insù
ſopra di eſſi;
e fatti diuerſi ſaliſcendere, finalmente s’equi-
libra alli diti 29.
che ſe di nuouo, ò inclinando la canna, ò
in altra forma ſi faceſſe aſcender più, e di nuouo ſi riduceſ-
ſe al ſito perpendicolare;
di nuouo ſi farebbero queſti di-
uerſi ſaliſcendere;
e finalmente ſempre ſi ridurebbe alli di-
ti 29.
Hora quì ſi fanno agitationi molto conſiderabili

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