Angeli, Stefano degli, Della gravita' dell' aria e fluidi : esercitata principalmente nelli loro homogenei

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10713TERZO. mercurio; e pure non eſcono queſti efluui, e non cagiona-
no
queſte differenze
_Cont_. In gratia Sig. Profeſſore prima che V. S. riſponda al Sig.
Ofredi, laſci che arrechi vn’eſperienza del medemo Signor
Sinclaro
regiſtra ta _nel lib.
6. dial. 1. n. 4._ Nella sferetta di vetro
piccola
quanto ſi vuole, ſi paſſare il cannello di vetro
B
A, a perto da ambi le parti, il quale ſia più lungo delli diti
29
.
altezza, alla quale s’equilibra ordinariamente il mercu-
rio
, e fi ſtuca in C, beniſſimo;
al diſotto ſe gli ſalda pure al-
tro
tubo LK, a perto d’ambi le parti, che entri in eſſa, e che
habbia
il ſito come nella figura;
il quale però ſia coſi lun-
go
, che MN, ſia diti 29.
Otturata la bocca K eſquiſita men-
te
, per l’altra bocca B, s’infonda argentouiuo ſino che ſia
pieno
ogni coſa, cioè il tubo BA, la sfera, e il tubo LK.
Ot-
turato
poi eſquiſitamente come, e con quella materia, che
ſi
ſuole la bocca B, s’immerga la K, nel mercurio del vaſo
ſtagnante
, come appare nella figura, e s’apra la detta bocca
K
.
Vedraſſi diſcender il mercurio come ne la figura, di mo-
do
che ſe MN, ſarà diti 29.
ſia ſolamente pieno il tubo LK,
&
O A R, parte della sferetta.

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