Ceredi, Giuseppe, Tre discorsi sopra il modo d' alzar acque da' lvoghi bassi : Per adacquar terreni. Per leuar l' acque sorgenti, & piouute dalle ca[m]pagne, che non possono naturalmente dare loro il decorso. Per mandare l' acqua da bere alle Città, che n' hannobisogno, & per altri simili vsi. ; Opera non piu stampata

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              decaduta ragioneuole alla lunghezza del canale, che ſi uorràfare.
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              Che ui ſono molte bocche di torrenti, le quali hanno di continuo
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              copia d'acqua ſorgente, & le cui ripe non ſono alte piu di dieci
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              braccia, o circa: come ſono la bocca del Tidone alla Seccamelega,
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              la bocca della Ragnatella da Calendaſco in giù, la bocca della Nu­
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              ra da Roncaglia in giù, la bocca della Chiauena da Caorſo in giù,
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              & altre d'altri ſimili in diuerſi luoghi.
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              Che uicino a'ſiumi ui ſono molti stagni, foſſe, & lagune abon­
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              danti d'acqua; la quale ſe ſi cauaſſe, di nuouo tornerebbe per le
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              uene ſotterranee, ne mancherebbe mai; poſcia ehe ſempre ſcema­
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              no, & creſcono ſecondo lo ſcemare, & il creſcere del fiume: & pa­
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              rimente hanno le ripe ſecondo l'altezza delle ripe del fiume.
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              Che niſſun pozzo uicino a'ſiumi ha maggior proſondità quan­
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              do l'acqua ſua è piu baſſa, dalla ſuperficie del terreno alla ſuperfi­
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              cie di lei, di quella delle ripe del fiume uicino: uotandoſi anco que­
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              ſti pozzi, & riempendoſi alla liuella della ſuperficie del fiume.
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              <s>Dal che ſi conoſce, che chi non è lontano da'fiumi, & uoleſſe hauer
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              l'acqua dal ſuo iſteſſo terreno nel fatto proprio, non accaderebbe,
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              che faceſſe altro, che una foſſa profonda alla liuella del fondo del
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              fiume, in cui ſituaſſe le Chiocciole: perche coſi facendo cauerebbe
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              quant'acqua le fuſſe commoda, entrandone di continuo altratanta
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              dal fiume per le uene ſotterranee. </s>
              <s>& queſto ſi uede ogni dì per eſpe
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              rienza nelle foſſe cauate accidentalmente dalle piene del fiume.
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              <s>E'ben uero, che l'acqua non puo eſſere graſſa al pari di quella del
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              ſiume, & ſpecialmente del Po; perche laſcia gran parte della ſua
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              graſſezza per la rena, & per li pori di ſotterra.
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              Che ſenza pericolo alcuno di mal'euento, o diſaſtro importante
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              ſi poſſono fare foſſe, che uenghino da'ſiumi ſin dentro a gli argini
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              loro, & portino tant'acqua continuamente quanta baſterà per lo
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              biſogno: perche ſi uede nel Po oue è rapaciſſimo, che con tutto che
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              ui ſieno li canali delli riſiuti d'alcune acque ſorgenti, & d'alcuni
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              ſcolatori, che ſi uniſcono con l'acqua del fiume, non per queſto ne
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              ſegue danno di conſideratione: ma molto meno ne ſeguirebbe, ſe
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              ſecondo la uera ragione d'agricoltura, fuſſero cauati non ad ango­
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              lo retto, come ſono, ma ad angolo acuto tirato dal fiume all'argine
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              con linea contraria al corſo dell'acqua.
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              Che per uigore delle leggi municipali, & per conſuetudine an-
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