Bianconi, Giovanni Lodovico, Due lettere di fisica al signor marchese Scipione Maffei, 1746

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9 I
10 II
11 III
12 IV
13 V
14 VI
15 VII
16 VIII
17 IX
18 X
19 XI
20 XII
21 XIII
22 XIV
23 XV
24 XVI
25 XVII
26 XVIII
27 XIX
28 XX
29 XXI
30 XXII
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11III domi anch’ ella veder tali vetri, a lei
donati in Torino da S.
A. R. il Duca
di Savoja, giovane Principe di ammira-
bile ingegno, e facendoſi ſopra codeſte
Caraffe un lungo diſcorſo, io in certa
maniera le promiſi di farle ſapere quel-
lo che io ne penſava;
ſecondo perchè
riſpetto alle palle delle quali farò pa-
rola nell’ ultimo, io le vidi la prima vol-
ta da lei, ed imparai a conoſcerle in
ſua caſa non meno d’ inſigni antichità
e di ſcelti libri fornita, che di curioſiſ-
ſime, e ſtrane produzioni della natura:
laſciando per ora da parte l’ampia e
prezioſa raccolta sì di Libri che di ra-
rità naturali, fatta dal ſuo fido Acate il
Sig.
Franceſco Seguier Gentiluomo Fran-
cefe, che da quatordici anni ha la ſorte di
conviver ſeco, e che con due bell’opere
botanicheſi è già reſo celebre.
La prego ad
iſcuſarmi ſe prima d’ora non ho

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