11III
domi anch’ ella veder tali vetri, a lei
donati in Torino da S. A. R. il Duca
di Savoja, giovane Principe di ammira-
bile ingegno, e facendoſi ſopra codeſte
Caraffe un lungo diſcorſo, io in certa
maniera le promiſi di farle ſapere quel-
lo che io ne penſava; ſecondo perchè
riſpetto alle palle delle quali farò pa-
rola nell’ ultimo, io le vidi la prima vol-
ta da lei, ed imparai a conoſcerle in
ſua caſa non meno d’ inſigni antichità
e di ſcelti libri fornita, che di curioſiſ-
ſime, e ſtrane produzioni della natura:
laſciando per ora da parte l’ampia e
prezioſa raccolta sì di Libri che di ra-
rità naturali, fatta dal ſuo fido Acate il
Sig. Franceſco Seguier Gentiluomo Fran-
cefe, che da quatordici anni ha la ſorte di
conviver ſeco, e che con due bell’opere
botanicheſi è già reſo celebre. La prego ad
iſcuſarmi ſe prima d’ora non ho
donati in Torino da S. A. R. il Duca
di Savoja, giovane Principe di ammira-
bile ingegno, e facendoſi ſopra codeſte
Caraffe un lungo diſcorſo, io in certa
maniera le promiſi di farle ſapere quel-
lo che io ne penſava; ſecondo perchè
riſpetto alle palle delle quali farò pa-
rola nell’ ultimo, io le vidi la prima vol-
ta da lei, ed imparai a conoſcerle in
ſua caſa non meno d’ inſigni antichità
e di ſcelti libri fornita, che di curioſiſ-
ſime, e ſtrane produzioni della natura:
laſciando per ora da parte l’ampia e
prezioſa raccolta sì di Libri che di ra-
rità naturali, fatta dal ſuo fido Acate il
Sig. Franceſco Seguier Gentiluomo Fran-
cefe, che da quatordici anni ha la ſorte di
conviver ſeco, e che con due bell’opere
botanicheſi è già reſo celebre. La prego ad
iſcuſarmi ſe prima d’ora non ho