Cambiagi, Gaetano, L'antiquario fiorentino o sia Guida per osservar con metodo le cose notabili della città di Firenze , 1781

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1 to alcune di Cimabue, e di Giotto, le
quali, quantunque ſiano dalle moderne
pitture ſuperate in bellezza, non è pe-
rò, che non meritino di eſſere tenute in
grande ſtima, per la venerazione, che ſi
dee a quei due primi Maeſtri, e Reſtau-
ratori della Pittura.
E' ancora maraviglio-
ſo il Pergamo, tutto di marmo di Se-
ravezza, e vagamente intagliato da Bene-
detto da Maiano.
Sono in eſſo cinque Sto-
riette de' fatti più ſingolari di S. Franceſco,
ſcolpite in baſſorilievo, e così felicemen-
te, che non hanno prezzo.
Ne' vani, e
che ſono in mezzo de' Beccatelli, ſi ve-
dono cinque ſtatuette a ſedere di bellez-
za ſtraordinaria, che rappreſentano la Fe-
de, la Speranza, la Carità, la Fortezza,
e la Giuſtizia.
Più ammirabile però fu l'
artifizio uſato nell'adattar queſto Perga-
mo ad una colonna, nella quale rimane
incaſſato, eſſendochè la medeſima colon-
na ſia nel mezzo forata, e per una ſcala
acconciavi dentro vi ſi aſcenda.
Alla
grandezza della Chieſa corriſponde il Con-
vento, di moltiſſime comode abitazioni
ripieno, e abitato da più di ſeſſanta Re-
ligioſi, tra' quali in ogni tempo fiorirono
Uomini ſegnalati in lettere, e in digni-

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