Bianconi, Giovanni Lodovico, Due lettere di fisica al signor marchese Scipione Maffei, 1746

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111CIII che in piccola diſtanza ve ne ſono dell’
altre di oppoſta direzione.
Nell’ aria ſuc-
cede l’iſteſſo, ed alle volte crederemo a
cagion di eſempio, che ſpiri un Greco
levante, quando non ſarà che un Oſtro
ed un Ponente, che ſi urtano con egual
forza inſieme.
Non oſtante che vedeſi
andare il ſuono con eguale celerità a
diverſe altezze del Barometro, chi può
ſicuramente dire, come taluno benchè
diligentiſſimo oſſervatore ha detto, che
il differente peſo dell’ aria non muta pun-
to la celerità del ſuono, ſe non ſi fan-
no le eſperienze in diſtanze grandiſſime,
e non ſi computi ancora qualunque al-
terazione che nel viaggio può avere ſof-
ferta il ſuono dai varj venti che può
avere incontrato?
Quando è mai quel
tempo in cui l’ aria non abbia alcun mo-
vimento?
Da tutte queſte coſe ella può ben

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