1dal piano, e tanto meno eſſendo fatto co' ſaſſi, doue apportandone ſempre notabile beneficio, ſa
ria neceſſario il farlo in tutti i ſiti, e Fortezze per la ſua difeſa. Et queſto ne baſti per la preſente
giornata, e fine de' propoſti venti Capitoli. CO. Con molta mia ſodisfattione habbiamo trattato
di quello, che più deſiderauo. Et però ſe cosi vi piace andiamo à riuedere la fabrica, & a goder la
viſta di tanta gente, che con tanto bell'ordine eſſequiſcono l'opera loro.
ria neceſſario il farlo in tutti i ſiti, e Fortezze per la ſua difeſa. Et queſto ne baſti per la preſente
giornata, e fine de' propoſti venti Capitoli. CO. Con molta mia ſodisfattione habbiamo trattato
di quello, che più deſiderauo. Et però ſe cosi vi piace andiamo à riuedere la fabrica, & a goder la
viſta di tanta gente, che con tanto bell'ordine eſſequiſcono l'opera loro.
16
Larghez
za <20>l foſſo
za <20>l foſſo
Contraſcar
pa nelli an
goli acuti
non potere,
eſſere pa
ralella al
le fronti de'
baluardi.
Difeſa del
la contra
ſcarpa.
pa nelli an
goli acuti
non potere,
eſſere pa
ralella al
le fronti de'
baluardi.
Difeſa del
la contra
ſcarpa.
Oppoſitio
ni farte al
la larghez
za della
foſſa.
ni farte al
la larghez
za della
foſſa.
Larghez
za vtile <20>l
la foſſa.
za vtile <20>l
la foſſa.
Strettezza
della foſ
ſa apporta
non poca
imperfet
tione.
della foſ
ſa apporta
non poca
imperfet
tione.
Effetto <20>l
la larghez
za <20>lla foſ
ſa nello
ſcoprire
la mura—
glia.
la larghez
za <20>lla foſ
ſa nello
ſcoprire
la mura—
glia.
Se ſia me
glio la foſ
ſa ſtretta,
o larga.
glio la foſ
ſa ſtretta,
o larga.
Larghez
za vtiliſſi
ma della
foſſa.
za vtiliſſi
ma della
foſſa.
Foſſa trop
po, larga,
non poterſi
difendere
po, larga,
non poterſi
difendere
argher
z <20> la foſ
ſa propor
tionta al
la diſeſa,
arco
.
z <20> la foſ
ſa propor
tionta al
la diſeſa,
arco
.
Il foſſo sem
za acqua
eſſere piu
vtile <21> la
difeſa che
non è il
pieno d'
acqua.
za acqua
eſſere piu
vtile <21> la
difeſa che
non è il
pieno d'
acqua.
L'acqua
morta nel
la foſſa ap
porta l'a
a cattiua
morta nel
la foſſa ap
porta l'a
a cattiua
Nelle For
tezze pic
il foſ
ſo com l'ac
qua è vti
ſiſſimo.
tezze pic
il foſ
ſo com l'ac
qua è vti
ſiſſimo.
Foſſa, co
me ſi poſ
ſa profon
dare, do
ue il ſito
ſia paludo
ſo.
me ſi poſ
ſa profon
dare, do
ue il ſito
ſia paludo
ſo.
Foſſa, &
conſidera
tioni <21> la
ſua difeſa.
conſidera
tioni <21> la
ſua difeſa.
Contra—
foſſa.
foſſa.
La cunet
ta nella
foſſa.
Diſeſa del
la cunetta
di che de
ue eſſer
ſatta.
ta nella
foſſa.
Diſeſa del
la cunetta
di che de
ue eſſer
ſatta.
Beneficij,
che appor
tano le
Fortezze.
che appor
tano le
Fortezze.
Impedi—
menti da da
re al nimi
co nel fa
re la tra
uerſa del
la foſſa.
menti da da
re al nimi
co nel fa
re la tra
uerſa del
la foſſa.
La contra
lcarpadec
eſſere fat
ta ſenza
buona mu
raglia.
lcarpadec
eſſere fat
ta ſenza
buona mu
raglia.
Muraglia
angolae
nella con
traſcarra.
Come dee
eſſere il
muro de'
la contra
ſcarpa, e
ſuo officio.
angolae
nella con
traſcarra.
Come dee
eſſere il
muro de'
la contra
ſcarpa, e
ſuo officio.
Ponti di le
gno <21> ſor
tir fuori
della foſſa
Caſe mat
te non vtili.
gno <21> ſor
tir fuori
della foſſa
Caſe mat
te non vtili.
Strada co
perta <20>lla
contraſcar
pa.
perta <20>lla
contraſcar
pa.
Difeſa del
la ſtrada
copertafat
ta con ter
ra buona.
la ſtrada
copertafat
ta con ter
ra buona.
Spianata
fuori <20>lla
contraſcar
pa.
fuori <20>lla
contraſcar
pa.
Ottima di
feſa che
fannoi ſaſ
ſi nella
ſpianata.
feſa che
fannoi ſaſ
ſi nella
ſpianata.
GIORNATA VI.
Doue ſitratta delle più notabili imperfettioni, che poſſono hauere
le Forrezze, & appreſſo i lor rimedij.
le Forrezze, & appreſſo i lor rimedij.
AVTORE.
HAVENDO il giorno paſſato dato fine al ragionamento de' Capitoli, parmi
al preſente, che habbiamo aſſai più abondanza di tempo, che di concetti per di
ſpenſarlo con quella commune ſodisfattione, che ſi è fatto ne' giorni paſſati
però proponga ella quello, che più le piace. CO. Douendo toccare a me pro
porre, voglio vediate, che non la materia, ma ſi bene il tempo c'è per mancare.
E però prima, che io tratti d'altro ragionamento, & per il noſtro ſolito diporto
deſidero, che mi dichiariate parte de gli effetti, che fanno i tiri dell'artiglierie.
Perche eſſendo ſtato queſta mattina a veder tirare queſti bombardieri al berſa
glio, ſono andato conſiderando quattro coſe, cioè al rimedio, che nel dare il fuoco al pezzo, non eſ
ſali fuori dalla lumiera tanto vapore, ouer fiamma, che non ſolo poſſa dare auiſo al nimico, ma tempo
da poterſi faluare, auanti che arriui la palla ad offenderlo. Secondo, ſe il pezzo ſi ritira nell'vſcire
tutto il vapore dalla ſua bocca, ouero nello ſteſſo tempo, che eſce la palla. Terzo, ſe ſi può ſapere il
tempom che corre, vſcita che ſarà eſſa palla dalla bocca del pezzo a ferire in diſtanza di quattro, o cin
quecento paſſa. La quarta, & vltima coſa è il ſapere per propria mia curioſità, almeno vno auicinarſi
alla verità intorno alla proportion, che ſi truoui tra la velocità del corſo della palla, quando eſce fuo
ri della bocca del pezzo, con quello del corſo del corpo ſolare (ſe corpo però ſi dee chiamare.) AV.
beliſſimi ſono i quattro queſiti da lei fatti, moſtrando per chiariſſimo ſegno, ch'ella và ſpendendo il
rempo in penſieri nobili, e virtuoſi, e però debbo procurare di darle ogni poſſibile ſodisfattione.
E prima quanto al vapore, che ella dice hauer viſto vſcire fuori della bocca del pezzo, dico eſſere que
ſto vn diſordine grandiſſimo, quando maſſime la lumiera ſia fatta larga per la frequenza dello ſpara
re il pezzo, perche oltre all'indebolirſi il tiro per la pole, che fa quel vapore, laquale vanamente
fi perde, il pezzo ancora tarda allo ſpararſi, & molte volte quando il nimico n'è auertito egli ſcanſa
l'offeſa. Il remedio di queſto, è prima rifare le dette lumiere con le vite
82[Figure 82]
di ferro sbuſato, conforme al ſolito, e poi ſenza adeſcare, ouero empie
re la lumiera con la poluere doppo hauere caricato il pezzo, ſe gli darà
il fuoco col mezo d'vn grillo, cioè cannetta piramidale fatta in vn pez
zo ſolido di metallo bucato dentro, & che il buco habbia vna bocca ſola,
che ſarà da baſſo, come per il preſente diſegno ſi vede, AB, è la lun
ghezza di circa a tre dita, &, TV, groſſezza della baſe, doue non paſſa
il buco; ma ſolo alla parte piramidale, B, ilqual buco non douerà eſſe
re più largo della groſſezza d'vna <18>enna ſottile da ſcriuere, & hauendo
preparato, vn pezzo di catenetta di ferro, o di ottone, lunga circa a vn
braccio, & ad ogni teſta fermatoui vna palla di piombo d'vna libra in
circa di peſo, & fatta prima paſſare la detta catenetta per il manico SD,
della cannetta, & piena dentro di poluere fina, e turata la bocca, B, con
la cera, ſi metterà nella lumiera del pezzo, & la catenella a caualcione
della culatta, sì che vgualmente le due pendino a baſſo da ogni parte, & adeſcato con la ſteſſa polue
re il piccolo focone, che ſi vede per lo buco nel mezo al fine del manico tra le due lettere, AC, ſeli
darà il fuoco, che corriſponderà alla poluere di dentro, laquale come vn razzo correrà advrtare, & a
ferire nella poluere della camera del pezzo, & immediate la farà ardere, & ſparare, ſaltando la can
netta, come vn griilo in dietro, che trattenuta da detta catenetta, e peſo delle due palle reſterà ſopra
l'iſteſſa culata. CO. Per certo queſto è vn modo molto facile, e ſicuro per rimediare a tale imper
fettione, e però ſegua la dichiaratione del ſecondo queſito. AV. Per ſapere il tempo, nel quale il
pezzo dell'artiglieria fa la ritirata nello ſpararſi, queſto dalla ragione, & dalla eſperienza ne vien mo
al preſente, che habbiamo aſſai più abondanza di tempo, che di concetti per di
ſpenſarlo con quella commune ſodisfattione, che ſi è fatto ne' giorni paſſati
però proponga ella quello, che più le piace. CO. Douendo toccare a me pro
porre, voglio vediate, che non la materia, ma ſi bene il tempo c'è per mancare.
E però prima, che io tratti d'altro ragionamento, & per il noſtro ſolito diporto
deſidero, che mi dichiariate parte de gli effetti, che fanno i tiri dell'artiglierie.
Perche eſſendo ſtato queſta mattina a veder tirare queſti bombardieri al berſa
glio, ſono andato conſiderando quattro coſe, cioè al rimedio, che nel dare il fuoco al pezzo, non eſ
ſali fuori dalla lumiera tanto vapore, ouer fiamma, che non ſolo poſſa dare auiſo al nimico, ma tempo
da poterſi faluare, auanti che arriui la palla ad offenderlo. Secondo, ſe il pezzo ſi ritira nell'vſcire
tutto il vapore dalla ſua bocca, ouero nello ſteſſo tempo, che eſce la palla. Terzo, ſe ſi può ſapere il
tempom che corre, vſcita che ſarà eſſa palla dalla bocca del pezzo a ferire in diſtanza di quattro, o cin
quecento paſſa. La quarta, & vltima coſa è il ſapere per propria mia curioſità, almeno vno auicinarſi
alla verità intorno alla proportion, che ſi truoui tra la velocità del corſo della palla, quando eſce fuo
ri della bocca del pezzo, con quello del corſo del corpo ſolare (ſe corpo però ſi dee chiamare.) AV.
beliſſimi ſono i quattro queſiti da lei fatti, moſtrando per chiariſſimo ſegno, ch'ella và ſpendendo il
rempo in penſieri nobili, e virtuoſi, e però debbo procurare di darle ogni poſſibile ſodisfattione.
E prima quanto al vapore, che ella dice hauer viſto vſcire fuori della bocca del pezzo, dico eſſere que
ſto vn diſordine grandiſſimo, quando maſſime la lumiera ſia fatta larga per la frequenza dello ſpara
re il pezzo, perche oltre all'indebolirſi il tiro per la pole, che fa quel vapore, laquale vanamente
fi perde, il pezzo ancora tarda allo ſpararſi, & molte volte quando il nimico n'è auertito egli ſcanſa
l'offeſa. Il remedio di queſto, è prima rifare le dette lumiere con le vite
82[Figure 82]
di ferro sbuſato, conforme al ſolito, e poi ſenza adeſcare, ouero empie
re la lumiera con la poluere doppo hauere caricato il pezzo, ſe gli darà
il fuoco col mezo d'vn grillo, cioè cannetta piramidale fatta in vn pez
zo ſolido di metallo bucato dentro, & che il buco habbia vna bocca ſola,
che ſarà da baſſo, come per il preſente diſegno ſi vede, AB, è la lun
ghezza di circa a tre dita, &, TV, groſſezza della baſe, doue non paſſa
il buco; ma ſolo alla parte piramidale, B, ilqual buco non douerà eſſe
re più largo della groſſezza d'vna <18>enna ſottile da ſcriuere, & hauendo
preparato, vn pezzo di catenetta di ferro, o di ottone, lunga circa a vn
braccio, & ad ogni teſta fermatoui vna palla di piombo d'vna libra in
circa di peſo, & fatta prima paſſare la detta catenetta per il manico SD,
della cannetta, & piena dentro di poluere fina, e turata la bocca, B, con
la cera, ſi metterà nella lumiera del pezzo, & la catenella a caualcione
della culatta, sì che vgualmente le due pendino a baſſo da ogni parte, & adeſcato con la ſteſſa polue
re il piccolo focone, che ſi vede per lo buco nel mezo al fine del manico tra le due lettere, AC, ſeli
darà il fuoco, che corriſponderà alla poluere di dentro, laquale come vn razzo correrà advrtare, & a
ferire nella poluere della camera del pezzo, & immediate la farà ardere, & ſparare, ſaltando la can
netta, come vn griilo in dietro, che trattenuta da detta catenetta, e peſo delle due palle reſterà ſopra
l'iſteſſa culata. CO. Per certo queſto è vn modo molto facile, e ſicuro per rimediare a tale imper
fettione, e però ſegua la dichiaratione del ſecondo queſito. AV. Per ſapere il tempo, nel quale il
pezzo dell'artiglieria fa la ritirata nello ſpararſi, queſto dalla ragione, & dalla eſperienza ne vien mo