1meza peſtilenza. In queſti luoghi adunque non boreali, non ſi
facciano riſari troppo ſpeſſi, ſe gia da ſua natura il ſito non fuſſe
tanto arſiccio, che una ragioneuole humidità portaſſe piu preſto
qualche temperamento ne'ſecchiſſimi giorni della state, che altri
menti. non è coſi ne'prati, perche non s'adacquano ſe non ogni
quindeci giorni una uolta, & l'humido loro non è paludoſo, ne tale
che non ſi poſſa ageuolmente diſſoluere da'raggi del ſole: anzi ſe le
campagne de'prati fuſſero grandiſſime, & adacquate ogni quindi
ci giorni una fiata, porterebbono queſta utilità, che l'aere tempe
rato da'uapori loro, non ſarebbe ſouerchiamente ſecco, ſi che fuſſe
di eſtremo danno alla ſalute de gli animali: potendo anco dare oc
caſione, che talhora ſi leuaſſero uapori piaceuoli dalla terra, li
quali nella meza regione dell'aere conuertiti in acqua, ſcendeſſero
di nuouo in quelle pioggie, che ſono tanto deſiderate nelle ſecchiſ
ſime, & caldiſſime stagioni. le quali pioggie tanto piu ſarebbeno
utili, quanto meno haurebbeno di quel ſapore amaro, che, come
dice Teofraſto, ſogliono hauere, quando per gran forza del calore
del ſole ſono tirati uapori aduſti dall'arſiccio, & quaſi in tutto ab
bruggiato terreno, & traſmutati in pioggia amara, et molto dan
noſa ſi per dar l'humido alle piante, & per dar l'acqua, che ſi be
ue a'pozzi, & alle ciſterne, come per alzare un quaſi fuoco naſco
ſto nell'aere, nimiciſſimo al fonte della uita, & al fine della reſpi
ratione. In ſomma il beneficio, che ci promettono i precetti di
Aetio, & di tutti li medici di maggiore autorità, quando uoglio
no, che ne'tempi caldiſſimi bene inaffiate le stanze de gli amalati
di febri acute, ſi puo generalmente aſpettare dall'inacquarſi le can
pagne al tempo della state. Solamente ſi potrebbe dubitare, che
eſſendoui grandiſſima copia di fieno, & conſeguentemente di leda
me fatto da gli armenti, che lo mangiaſſero, non ſi generaſſero poi
anco quei danni, che poſſono nuocere alla ſanità de gli huomini per
l'abondante stercoratione. Io ſò, che Heſiodo ne'ſuoi libri della
agricoltura è stato lodato da molti buoni, & graui Filoſofi, per
che non fece memoria alcuna dello sterquilinio; giudicandoſi, che
egli drizzaſſe piu preſto i ſuoi documenti alla ſanità de gli huomi
ni, che all'abondanza, & alla ricchezza: concioſia, che ſe bene
dal ledame ne uenga maggior copia de'frutti della terra, pure eſſi
hanno poi com ſeco l'humido col quale ſi ſono paſciuti, & accreſciuti
facciano riſari troppo ſpeſſi, ſe gia da ſua natura il ſito non fuſſe
tanto arſiccio, che una ragioneuole humidità portaſſe piu preſto
qualche temperamento ne'ſecchiſſimi giorni della state, che altri
menti. non è coſi ne'prati, perche non s'adacquano ſe non ogni
quindeci giorni una uolta, & l'humido loro non è paludoſo, ne tale
che non ſi poſſa ageuolmente diſſoluere da'raggi del ſole: anzi ſe le
campagne de'prati fuſſero grandiſſime, & adacquate ogni quindi
ci giorni una fiata, porterebbono queſta utilità, che l'aere tempe
rato da'uapori loro, non ſarebbe ſouerchiamente ſecco, ſi che fuſſe
di eſtremo danno alla ſalute de gli animali: potendo anco dare oc
caſione, che talhora ſi leuaſſero uapori piaceuoli dalla terra, li
quali nella meza regione dell'aere conuertiti in acqua, ſcendeſſero
di nuouo in quelle pioggie, che ſono tanto deſiderate nelle ſecchiſ
ſime, & caldiſſime stagioni. le quali pioggie tanto piu ſarebbeno
utili, quanto meno haurebbeno di quel ſapore amaro, che, come
dice Teofraſto, ſogliono hauere, quando per gran forza del calore
del ſole ſono tirati uapori aduſti dall'arſiccio, & quaſi in tutto ab
bruggiato terreno, & traſmutati in pioggia amara, et molto dan
noſa ſi per dar l'humido alle piante, & per dar l'acqua, che ſi be
ue a'pozzi, & alle ciſterne, come per alzare un quaſi fuoco naſco
ſto nell'aere, nimiciſſimo al fonte della uita, & al fine della reſpi
ratione. In ſomma il beneficio, che ci promettono i precetti di
Aetio, & di tutti li medici di maggiore autorità, quando uoglio
no, che ne'tempi caldiſſimi bene inaffiate le stanze de gli amalati
di febri acute, ſi puo generalmente aſpettare dall'inacquarſi le can
pagne al tempo della state. Solamente ſi potrebbe dubitare, che
eſſendoui grandiſſima copia di fieno, & conſeguentemente di leda
me fatto da gli armenti, che lo mangiaſſero, non ſi generaſſero poi
anco quei danni, che poſſono nuocere alla ſanità de gli huomini per
l'abondante stercoratione. Io ſò, che Heſiodo ne'ſuoi libri della
agricoltura è stato lodato da molti buoni, & graui Filoſofi, per
che non fece memoria alcuna dello sterquilinio; giudicandoſi, che
egli drizzaſſe piu preſto i ſuoi documenti alla ſanità de gli huomi
ni, che all'abondanza, & alla ricchezza: concioſia, che ſe bene
dal ledame ne uenga maggior copia de'frutti della terra, pure eſſi
hanno poi com ſeco l'humido col quale ſi ſono paſciuti, & accreſciuti