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della Nobiltà Fiorentina in tempo di Car-
nevale e di altri diverſi ſpettacoli, e pub-
bliche Feſte. Onde non è maraviglia, ſe
vi concorreva la maggior parte della Cit-
tà, e moltiſſimi Foreſtieri da ogni parte.
Prima di uſcire da queſta Piazza ſi oſſer-
vi la facciata della Caſa de' Cocchi, che
credeſi di diſegno di Baccio d'Agnolo.
Ma ſingolarmente è ammirabile la faccia-
ta della Caſa del fu Niccolò dell'Antel-
la, Senatore, e Luogotenente del Grandu-
ca nell'Accademia del Diſegno; a richie-
ſta del quale nel 1619 fu dipinta, e per-
fezionata nel breviſſimo tempo di venti
giorni, da i più valoroſi Artefici, che in
numero fiorivano nella Città. Queſti fu-
rono il Paſſignano, Giovanni da S. Gio-
vanni, Matteo Roſſelli, Ottavio Vanni-
ni, Fabbrizio Boſchi, Niccodemo Fer-
rucci, Filippo Tarchiani, e altri ſimili,
ſino al numero di 15. tutti Pittori eccel-
lenti. Le antiche Pitture poi, che ſono
nella facciata del Convento accanto alla
Chieſa ſono di Lorenzo di Bicci, gran-
de imitatore della maniera di Giotto.
Da queſta Piazza volgendo dietro la Chie-
ſa trovaſi unita alla medeſima la nobile
confraternita del Gesù, molto ſpazioſa, e
nevale e di altri diverſi ſpettacoli, e pub-
bliche Feſte. Onde non è maraviglia, ſe
vi concorreva la maggior parte della Cit-
tà, e moltiſſimi Foreſtieri da ogni parte.
Prima di uſcire da queſta Piazza ſi oſſer-
vi la facciata della Caſa de' Cocchi, che
credeſi di diſegno di Baccio d'Agnolo.
Ma ſingolarmente è ammirabile la faccia-
ta della Caſa del fu Niccolò dell'Antel-
la, Senatore, e Luogotenente del Grandu-
ca nell'Accademia del Diſegno; a richie-
ſta del quale nel 1619 fu dipinta, e per-
fezionata nel breviſſimo tempo di venti
giorni, da i più valoroſi Artefici, che in
numero fiorivano nella Città. Queſti fu-
rono il Paſſignano, Giovanni da S. Gio-
vanni, Matteo Roſſelli, Ottavio Vanni-
ni, Fabbrizio Boſchi, Niccodemo Fer-
rucci, Filippo Tarchiani, e altri ſimili,
ſino al numero di 15. tutti Pittori eccel-
lenti. Le antiche Pitture poi, che ſono
nella facciata del Convento accanto alla
Chieſa ſono di Lorenzo di Bicci, gran-
de imitatore della maniera di Giotto.
Da queſta Piazza volgendo dietro la Chie-
ſa trovaſi unita alla medeſima la nobile
confraternita del Gesù, molto ſpazioſa, e