Morelli, Gregorio, Scala di tutte le scienze et arti, 1567

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              mo, dalle quali ueniamo in cognitione della
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              concluſione, che era incognita a noi, come a
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              dire ogni animale rationale è riſibile, ogni huo
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              mo è animale rationale: ecco le due premeſſe,
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              che ſono conoſciute, dalle quali ueniamo in co
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              gnitione della concluſione, che ſarà. </s>
              <s>Adun­
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              que l'huomo è riſibile. </s>
              <s>M
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              OR.
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              <s> In effetto gli
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              eſſempi fanno che l'intelletto perfettamente co
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              noſce, fino a queſt'hora io non haueuo inteſo
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              perſettamente la diffinitione della demoſtratio
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              ne: mi reſta di ſapere come da queſta ſi poſſa
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              no cauare le ſpecie della demoſtratione.
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              <s>T
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              OM.
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              <s> Le differenze, come ſapete, ſono quel
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              le che coſtituiſcono le ſpecie, però quando di­
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              ceuamo che la demoſtratione ne fa conoſcere
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              una coſa, che non conoſceuamo, per mezo di
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              una che era conoſciuta, per le coſe che cono­
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              ſceuamo intendeuamo le premeſſe, & per la
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              coſa incognita intendeuamo la concluſione. </s>
              <s>Se
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              le premeſſe ſaranno due; quella demoſtratione
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              ſi chiamarà ſemplicemente demoſtratione, ma
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              ſe ſarà ſolo una, dalla cui notitia ueniamo in
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              cognitione di eſſa concluſione, ella ſarà la de­
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              moſtratione, che conduce all'impoßibile, co­
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              me quando dicemo, ſe non è giornoi, adunque
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              è notte, & qui ſono manifeſte due ſpecie di
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              <s>Oltra di queſto poſſono anco
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              uariare le demoſtrationi per riſpetto della con-</s>
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