Borro, Girolamo
,
Del flusso e reflusso del mare
,
1561
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archimedes
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pagenum
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125
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cielo della Luna era il proprio luogo naturale dello elemen
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lb
/>
to del fuoco il che à me non par punto vero; concioſia, che
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lb
/>
ſe coſi foſſe, il ſuo lume coprirebbe quello delle ſtelle, lequa
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/>
li da noi per cio non potrebbero eſſer vedute. </
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main
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s
>FILOG. </
s
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s
>Se quiui il fuoco riluceſſe, come egli quaggiu
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lb
/>
riluce: voi haureſte ragione: ma perche il fuoco nella ſua na
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lb
/>
tural' materia non riluce, egli non puo impedir la viſta no
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lb
/>
ſtra ſi che ella non penetri infino alle ſtelle. </
s
>
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main
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>CLAR. </
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s
>Perche non riluce egli nella ſua materia? </
s
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main
">
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s
>FILOG. </
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s
>Per che ella é rara, & la luce nella rara mate
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lb
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ria non riluce, &
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expan
abbr
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nõ
">non</
expan
>
ſi scorge, come pur dianzi vi diſsi, e vel
<
lb
/>
dìmoſtrai con l'eſempio del fuoco noſtro, ilquale nel denſo
<
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/>
ferro affocato riluce; & non nella rara ſtoppa ardendo: eſſen
<
lb
/>
do adunque il fuoco nel ſuo proprio luogo in vna materia
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/>
rariſsima piu d'ogni altra, che ſi truoui ſotto il cielo,
<
expan
abbr
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nõ
">non</
expan
>
è da
<
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/>
merauigliarſi, ſe il fuoco quiui non riluce, e non impediſce
<
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/>
gli occhi noſtri, che è non poſsino vedere le ſtelle. </
s
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p
type
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main
">
<
s
>CLAR. </
s
>
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s
>Tutto iſta bene; ma perche hauete voi hora
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lb
/>
detto, che il fuoco ſi ripoſa nella ſua perfettione ſotto il cie
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lb
/>
lo della Luna, hauendo voi altre volte detto; che il cie
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/>
lo ſtellato in ventiquattro hore mouendoſi dal Leuante al
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lb
/>
Ponente, e dal Ponente al Leuante ritornando, ſeco tira tut
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/>
ti, i corpi celeſti inferiori, è con eſsi tutto lo
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abbr
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elemẽto
">elemento</
expan
>
del fuo
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/>
co, e buona parte dell'aria. </
s
>
</
p
>
<
p
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main
">
<
s
>FILOG. </
s
>
<
s
>Madonna Clarice voi dubitate molto dotta
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/>
mente, di che io non mi merauiglio, eſſendoui voi alleuata
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lb
/>
ne ſeruigi della voſtra Illuſtriſsima Signora, eſempio raro
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lb
/>
d'ogni virtù, da cui voi hauete potuto imparare e queſta, &
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lb
/>
ogni altra coſa buona: Hora riſpondendoui dico; che i moti
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/>
ſono di tre maniere, altri ſono naturali, altri violenti, altri ſi
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/>
ſtanno nel mezzo infra i due eſtremi, i quali non hanno no
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lb
/>
me proprio, e ſi chiamano col negar loro l'uno, e l'altro no
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lb
/>
me eſtremo, cio è non ſono ne naturali, ne violenti, il fuoco
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lb
/>
naturalmente ſi muoue in alto, violentemente ſi muoue in
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/>
uerſo il centro di tutto il mondo, con vn moto ilquale non è </
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chap
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archimedes
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