Ceredi, Giuseppe, Tre discorsi sopra il modo d' alzar acque da' lvoghi bassi : Per adacquar terreni. Per leuar l' acque sorgenti, & piouute dalle ca[m]pagne, che non possono naturalmente dare loro il decorso. Per mandare l' acqua da bere alle Città, che n' hannobisogno, & per altri simili vsi. ; Opera non piu stampata

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              del primiero alimento de'proprij habitatori. </s>
              <s>Nulladimeno la riſe­
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              lutione di quel Conſiglio, poi che hebbe auertito, che l'acqua ſuole
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              anco eſſer e molto gioueuole al miglio, alle faue, a'fagiuoli, & all
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              altre ſemenze di Marzo, che ſono la maggior ſomma del uitto de
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              poueri, fu che ſi laſciaſſe pur porre in uſo ſi utile iſtromento: che
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              poi a ſuo tempo ſi ſarebbe bene fatto riparo, che non ſi faceſſero di
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              nuouo con l'aiuto ſuo piu prati, che non ſopportaſſe la conditione
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              d'ogni luogo, & del numero de gli ſudditi a quello Stato: tanto piu
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              che di parte in parte s'haueua la raſſegna in iſcritti d'ogni coſa co­
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              me ſi conuiene. </s>
              <s>Il Ferrareſe altreſi oppoſe, che riuſcendo queſto mio
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              auiſo, ſi ſarebbe facilmente leuato tant'acqua non ſolamente dal
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              Pò & per uia aperta & per le uene ſotterranee, ma da tutti li fiu­
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              mi li quali portando lui il tributo delle proprie acque, l'accreſcono,
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              & lo fanno molto
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              nauigabile, che uicino a Ferrara
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              oue egli ſi diuide in tanti rami, che a pena adeſſo in certi tempi ſi
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              puo nauigare, non ſarebbe marauiglia s'egli per molto piu lungo
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              ſpatio di tempo negaſſe il paſſaggio alle naui cariche: con gran tra
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              uaglio di tutte le città di ſopra, le quali ſi ſeruouo delle merci Vi­
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              <s>A cui fu riſpoſto, che cio non ſi doueua ſi facilmente te­
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              mere in un fiume, che per la ſua
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              era chiamato il Re de
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              gli altri: tanto piu che il braccio maggiore di Loredo, che porta a
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              Venetia, non era ancora mai uenuto alla baſſezza, ch'egli diceua.
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              <s>Oltre a cio che ne'tempi ſolamente dell'autunno, & del uerno, ſe
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              non pioue largamente, l'acque di queſto fiume ſogliono in parte
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              mancare: nella primauera, & nella state ſempre ſono abondantiſ­
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              ſime, & molte fiate piu che non ſi uorrebbe: percioche le neui, &
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              le cauerne ancora piene dell'acque ſotterranee, inſieme col freddo,
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              che nel tempo della state ſi ritira nelle ſpelunche, & è cagione, che
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              l'aere ingroſſandoſi ſi traſmuti in acqua, ſogliono mantenere il fiu­
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              me gagliardo quaſi ſempre per tutto Agoſto, cioè, ſin che dura la
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              opportunità d'adacquare i prati. </s>
              <s>che dopo Agoſto quando ceſſano
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              le cagioni ſouradette, & l'acque ſcemano, non è piu utile, come
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              ognuno ſa', cacciare humiditàſouerchia ſopra l'herbe: eſſendo che
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              le notti ſono lunghe, & il ſole non molto potente: talche il calore
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              delle piante incomincia piu preſto a ritirarſi alle radici, che ad ha­
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              uer biſogno d'humore come materia atta a cacciar fuora le foglie,
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              & l'herbe. </s>
              <s>ma che in ogni caſo anco a queſto ſi ſarebbe potuto fare
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