Cambiagi, Gaetano, L'antiquario fiorentino o sia guida per osservar con metodo le cose notabili della città di Firenze, 1778

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1 ziata dall'Angiolo, fatta con ſingolare
artifizio dal celebre Donatello; ed allato
vi è il Sepolcro di Leonardo Aretino,
inſigne Scrittore d'Iſtorie, il tutto egre-
giamente ſcolpito da Bernardo Roſſelli-
no, diſcepolo di Donatello: la Madon-
na però, che ſopra ſi vede è d'Andrea
Verrocchio.
Finalmente la ſettima Cap-
pella ha una Tavola già cominciata dal
Cigoli, e finita dal Biliverti, in cui ſi
rappreſenta l'entrata di Criſto ìn Geru-
ſalemme.
Nella Croce della Navata tro-
vaſi la Cappella de' Barberini, dov'è ſe-
polto in eſſa Franceſco da Barberino, Dot-
tore, e Poeta inſigne, ed in eſſa è una Ta-
vola dipinta dal Naldini, che rappreſen-
ta quando San Franceſco riceve le Sacre
Stimate; paſſata queſta, viene la Cap-
pella de' Caſtellani, ov'è un Sepolcro di
paragone del Cavalier Vanni; la Volta
è dello Starnina; e la Tavola all'Alta-
re rappreſentante la Naſcita di Gesù, è
di Giuliano Bugiardini.
Poſcia in teſta
alla Crociata vedeſi la Cappella de' Ba-
roncelli, ove oltre le antiche pitture del-
le pareti, vi ſi conſerva ancora ſull'Al-
tare la ſtimatiſſima Tavola di Giotto, ove
ha dipinta l'Incoronazione di Maria San-

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