Del Bruno, Raffaelo, Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di firenze, 1757

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1ſperienze. Nella quarta ſi vedono molti
quadri non inferiori di pregio, e di bellez-
za a quelli, che avremo veduto finora, ed
in gran parte della Scuola Fiorentina; ſic-
come alcuni vaſi d'avorio lavorati al tor-
nio, piccolo ſaggio di centinaia di pezzi
che ne poſſeggono queſti Reali Principi.

Vi ſono ancora alcuni Stipi, o Scrigni pre-
zioſi per la materia, ma più ammirabili
per lo lavoro, ed in uno di queſti ſi oſſer-
va la Vita di Noſtro Signore effigiata in
piccole figure dipinte ſopra pietre prezioſe;
ma quel che rende maggiore ſtupore ſi è,
il veder dentro del medeſimo una macchi-
na mobile di più facce, in una delle quali
vi è un lavoro di pietre commeſſe; nella
ſeconda la Depoſizione dalla Croce del Sal-
vadore in baſſorilievo di cera, tratto dal
modello del Buonarroti; nella terza il Ce-
nacolo mirabilmente eſpreſſo in figurine pic-
cole d'ambra; nella quarta la Crocifiſſio-
ne parimente ſcolpita in ambra; e nella
ſommità di queſto Stipo v'è un Organo,
e un Orivolo, che maggiormente lo rendo-
no maraviglioſo.
Vorrebbe adeſſo l'ordi-
ne, e la ſituazione delle ſtanze, che s'en-
traſſe a parlare della Tribuna; ma ſi con-
tenti il Foreſtiero, che ſoſpendendo per
qualche poco di tempo di favellarne, ſi
paſſi ad un'altra ſtanza, che diremo la
quinta.
In queſta vedremo una grandiſſima
quantità di finiſſimi vaſi di Porcellana, di
Babbagauro, terra Egizia molto rara, e
due grandiſſime Urne di Bucchero del Cile,

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