Del Bruno, Raffaelo, Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di Firenze, 1719

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1 e di ſuppellettili, e ornamenti belliſſimi,
nella deſcrizione de' quali molto tempo ſi
potrebbe impiegare, anzi un intero volume
richiederebbeſi per chi voleſse ad una ad
una deſcrivere l'innumerabili coſe, che vi
ſi trovano.
Diremo ſolo, come di coſa a,
mio giudizio più rara, trovarſi in queſto
luogo l'originali Pandette di Giuſtiniano,
chiamate in oggi le Pandette Fiorentine, e
ſtimate più d'un teſoro da chi riguarda la
rarità, ed eccellenza d'un manoſcritto sì ce-
lebre.
Ritornando nella medeſima ſtanza, o
Sala dell'Orivolo, paſseremo nella
D 6 e di
SECONDA
SALA dell'Udienza vecchia, in cui ve-
dremo dipinte a freſco alcune belliſſime,
Storie, di mano di Franceſco Salviati, che,
rappreſentano alcuni fatti più ſingolari di
Furio Cammillo, quel valoroſo Campione,
che in tante glorioſe impreſe a favor della
Patria ſi ſegnalò.
E di poi oſserveremo la
CAPPELLA tutta dipinta dal Grillandaio,
e nella quale conſervansi molte Reliquie inſi-
gni.
Vedute queſte, ed altre coſe nel Palaz-
zo Vecchio, faremo ritorno nella medeſima
Piazza, per oſſervare in eſsa la bella
LOGGIA, detta comunemente de' Lanzi,
fabbricata col diſegno d'Andrea Orcagna,
Pittore, Scultore, e Architetto Fiorentino
nell'età ſua valentiſſimo.
Sotto gli archi di
queſta Loggia ſi vedono tre belle Statue,
ciaſcheduna delle quali merita ſomma lode.

La prima ſcolpita in bronzo per mano di Do-
natello, rappreſenta Giuditta; a' piè della qua-

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