Lorini, Buonaiuto
,
Le fortificationi, old version (312 p.)
,
1609
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niti, & hauer la borſa aperta, perche le ſpie, che del continuo dee tenere in quelle parti, doue più s'ha
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uerà ſoſpetto: ſi che quando dal ſito viene fatta gagliarda la difeſa della Fortezza, per eſsere eleuata
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dal piano, e non eſpoſta alla Zappa, ne alle batterie, ſi potrà ben poi comportare qualche altra imper
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fettione, che teneſse nell'eſsergli battute le caſe di dentro, benche per far queſto ſia al nimico, moni
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tione, e tempo vanamente conſumato per le cauſe de rimedij detti, e ſolo ſi dee riguardare, che le mo
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nitioni del viuere, e da combattere non poſſino mancare. </
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>CO. </
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>Eſsendo il ſito per natura forte, e
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con l'arte poi aggiuntoui quelle maggiori perfettioni, che ricerca la ſua difeſa, e poi che a' difenſori
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non manchino le monitioni, queſta ſi potrà chiamare ineſpugnabile, e tanto più, che per diuerſe cau
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ſe gli eſserciti potenti non vi poſsono ſtar lungo tempo ſotto per aſsediarla. </
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>Ma vò dubitando ſolo
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del mancamento dell'acqua da bere, per non ritrouarſi acqua viua nella maggior parte de' ſiti mon
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tuoſi, e diſuniti da gli altri monti, doue è neceſsario valerſi ſolo delle ciſterne; lequali dopo il poterui
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mancarl'acque, per eſſere in poca quantità, e maſſime non pioucndo ſpeſso, poſsono anco eſser facil
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mente guaſte, & auelenate; onde mancando queſte per certo i difenſori non ſi potrebbono conſerua
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re, benche abbondino molto da mangiare. </
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>E però vorrei, che trouaſſimo il più facile, e ſicuro modo
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da conſeruare eſse acque. </
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>AV. </
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>Queſta conſideratione
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molto buona, & neceſsaria, & il più ſicuro
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modo ſarà il fabricarui vn pozzo, benche ſi doueſſe cauar nel ſaſſo viuo, e farlo profondo quaranta, e
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cinquanta paſſa, ſi che arriui a liucllo delle acque ſortiue, che ſarà opera facile trouandoſi il ſaſſo, affi
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loni, cioè corſo per corſo commodo a cauarlo, e con picconi tagliarlo, e ritondare il ſuo vacuo; ilquale
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dee eſſer per lo meno 2. paſſa di diametro, con la ſua ruota da mangano poſta di ſopra da tirar la mate
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ria con vna corda, nel modo che ſi fa con ſecchi da cauar l'acqua de gli alt
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i pozzi, accommodando
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eſſa ruota, che non poſſa ſcorrere ſe non da quella patte, oue ſarà il peſo, ſendoci il ſuo ritegno nell'aſ
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ſo, ſi che punti in vn'altra più piccol ruota dentata; e queſto ritegno ſi vada ſempre mutando a quel
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la parte, doue ſarà il peſo de' ſaſſi, che ſi tireranno in alto, & il più ſi può vadino vicino alla circonfe
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renza di detto vacuo, per maggior ſicurta de' lauoranti da baſſo, e maſſime nel mutar il detto tirare
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con l'aſſo della ruota ſempre a quella parte, doue non ſi lauorerà, per douerſi fare il ſuo ſoſtegno mo
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bile, & i vaſi doue ſi metteranno le pietre attaccati alla corda, ſieno fatti gagliardiſſimi, e ben ferrati.
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>Portandoſi poi eſſe pietre ſopra la ſpianata di fuori della foſſa, della Fortezza in quella parte, doue
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più poſſano rendere difficile il paſſo al nimico. </
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>E quando non ſi poteſſe fabricare eſſo pozzo, sì per eſ
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ſere in ſito maritimo, e doue da baſſo ſorgeſſero l'acque ſalſe, come anco ſe vi foſſe il ſaſſo intero, e
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difficile a tagliare, in tal caſo ſi dourà far quel maggior numero di ciſterne, che ſi potrà, e tenerle ben
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ſerrate con gratelle di ferro, e di bocca tanto alta, che alcuno non vi poſſa buttar ſporchezzo dentro,
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ma ben vi ſia la ſua portella da ſerrare, & d'aprire per trarne l'acqua co' ſecchi, & la ſua catena di fer
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ro dentro. </
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>Douendo ogni meſe mutar ciſterna nel cauar le ſue acque, acciò ſi vengano co'l moto a
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conſeruarſi migliori. </
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>Ne dee mai il Prencipe confidarſi d'hauer fatto vna, o due ciſterne nella Fortez
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za, benche grande, per lo molto pericolo, che corron
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d eſſer corrotte, ouero auelenate. </
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>Ma ſi bene
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farne cinque, o ſei, cioè in diuerſi luoghi più remoti, e lontani, oue poſſano eſſer fatte batterie, acciò
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non ſi rompino, per lo tremar del ſito cauſato anco dal tuono, che fa nello ſpararui vicino l'artiglierie.
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>E queſta quantità di ciſterne s'intenda ſiano fatte ſolo per il biſogno della Militia; perche doue fuſſe
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ro i terrazani, ſi preſuppone, che tutti quelli, che hanno il modo debbano nelle loro caſe farſene, ſi co
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me ancor ſi deon fare nelle ſtrade publiche per il ſeruitio commune, circa al modo del fabricar queſte
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ciſterne; benche poſſa eſſer diuerſo; nondimeno a me più piacerebbe, ſi cauaſſe nel corpo del ſito vn
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vacuo quadro per ogni verſo dieci paſſi, & quattro profondo; aſſicurando il ſuo fondo con vno ſmal
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to, ouer terrazzo groſſo vn piede fatto di calcina, e matton peſto, beniſſimo battuto. </
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>Et d'intorno poi
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fattoui la muraglia, cioè per di fuori, verſo eſſo terrazzo, con la ſua camicia d'vna pietra cotta, e per
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di dentro ripiena del medeſimo terrazzo in groſſezza alineno di due piedi, a quella maggiore altezza,
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che poteſſe andarl'acqua. </
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>E poi compartito il predetto quadro per metà, cioè cauarne vn'altro nel
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mezo; quale ſi douerà fare con otto pilaſtri, cioè vno ſopra a ciaſcun'angolo, & altri quattro nel mezo
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delle ſue facciate, ſopra i quali ſi douera fabricare vn volto, nel mezo del quale ſi farà la bocca della ci
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ſterna. </
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>E perche queſto ſecondo quadro dee eſſer tutto circondato di muraglia per ſoſtentare il ſab
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bione, del quale dee eſſer pieno il primo, però ſi fabricherà dall'vno all'altro pilaſtro vn muro a ſecco,
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con quadroni di pietra viua, ſi che poſſa ſoſtentare quel ſabbione, e che nel ſeconbo quadro poſſa paſ
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ſar l'acqua purgata, che vſcirà dal ſabbione. </
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>Douendoſi però auertire, che ſe nella Fortezza non foſſe
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tanta quantità di copertumi di caſe, o di magazini, che non poteſſero ſupplire a riceuer tanta acqua,
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che poſſa ſeruire a conſeruar piene le ciſterne; ſarà neceſſario pigliar le acque, che corrono per le ſtra
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de, o per le piazze, doue in tal caſo ſi dee fabricar fu
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ri del corpo della ciſterna vna conſerua da rice
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uere l'acqua, che vi concorrerà, ſi che poſſa depor la materia, che portaſſe co'l ſuo corſo, e poi paſſi per
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vna gratticola nel detto ſabbione; douendo anco eſſo ſabbione eſſer del migliore, cioè del più grani
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to, e di acqua dolce. </
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>CO. </
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>Già che il ſito poſto in monte dee eſſer di ſaſſo viuo, e di grandezza capa
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ce da farui le neceſſarie ſue difeſe, e che così facilmente ſi poſſa aſſicurare,
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e maſſime che dopo alle </
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archimedes
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