Lorini, Buonaiuto
,
Le fortificationi, old version (312 p.)
,
1609
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neceſſarie monitioni, non vi poſſa mancar l'acque da bere, reſto ſodisfatto non ſolo di queſto, ma di
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tutti gli antecedenti ragionamenti da voi fatti, reſtandone con obligo perpetuo. </
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>E perche domatti
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na ſi parte vna Galea per Venetia, debbo dar principio di penſare al mio viaggio, e di quanto in eſſo
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mi occorre per li miei particolari biſogni, però muterò concetto di ragionamento con dirui, che mi
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ſouiene d'hauer lettere da mio figliuolo Caualiere di Malta ſcrittemi da Napoli a Corfù, ſi come in
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queſta potere vedere, pregandomi, che quando ſarò arriuato in Venetia, vſi ogni diligenza in com
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prargli que' libri, che vi ſono, che trattino delle Fortificationi, & altri, doue poſſa imparare qualche
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coſa intorno a queſta profeſſione, & ancora ch'io gli ſcriua l'ordine, che dee tenere per acquiſtar tan
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ta intelligentia, che baſti a potere effettua
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e queſta ſua volontà; però vi prego, che mi vogliate ſopra
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di ciò dare qualche conſiglio non ſolo della qualità de' libri, che debbo comperare, ma dell'ordine,
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che dee tenere in queſto ſuo virtuoſo deſiderio. </
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>E ſe bene queſta mia dimanda è molto diuerſa da'
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ſoliti noſtri concetti; nondimeno trattandoſi del proprio mio intereſſe, reſto ſicuro, che ancora di que
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ſto mi darete ſodisfattione; atteſo che eſſendo eſſo mio figliuolo Soldato, e di non poca aſpettatio
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ne, a me pare gli ſia neceſſario poſſedere tale profeſſione, con que' mezi, che ſi conuiene a nobile im
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/>
preſa, con laquale ſi può ſempre fare ſtrada, per arriuare a gli honori, perche molto più mi contento
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laſciarlo pouero, e virtuoſo, che ricco ignorante. </
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>AV. </
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>Queſto è quel fine, che doueriano hauere tut
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ti i padri; ma eſſendo ſuo figliuolo non degenererà da lei, & non hauerà alcuna difficultà di conſegui
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re quanto deſideta. </
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>Circa a'libri, che la dice douer comperare, le dico, che tutti ſono buoni, a chi pa
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tientemente li legge, perche da ciaſcuno ſi può ſempre imparare; però potra valerſi non ſolo di quelli,
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che trattan
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di Fortificatione, ma anco delle Matematiche, e di quelli, che trattano delle attioni Mili
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tari, e gli giouerà anco molto la lettura delle hiſtorie, per gli eſſempi delle coſe ſucceſſe. </
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>Quanto poi al
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conſiglio per eſſequire tale ſtudio, ella sà meglio di me, che principalmente ci vogliono due coſe, che
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ſono l'inclinatione naturale, & vna riſoluta volontà d'intenderne le ragioni, perche non c'è alcuna co
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ſa coſi difficile, che l'huomo non la poſſa con l'intelletto apprendere, e concorrendoui la dilettatione,
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ſi viene a fare vna prattica tale, che tutte le fatiche ſi rendono non ſolo facili, ma di non poco conten
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to; e perciò il ſapere diſegnare ſarà principaliſſimo mezo, atteſo che con quello ſi faccino le dimoſtra
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tioni delle forme, & inuentioni delle opere. </
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>E però ſi dee ſaper diſegnare vn ſito, conforme alla natu
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ra, o dall'arte fatto, come diſſi di ſopra. </
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>E per intendere poi le ragioni del fortificare, ſarà neceſſario
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intendere anco bene l'ordine, che tiene il nimico nell'offendere. </
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>E per tal cagione deue procurare di
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/>
vedere operare in atto prattico, e conuerſare con quelli, che ſanno; atteſo, che queſta ſcienza, e
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prattī
">prattim</
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ca è tutta fondata ſopra le forme de' ſiti, e delle offeſe, che può fare il nimico; perche ſe ella ſi poteſſe
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/>
nſegnare perfettamente con le regole generali, come ſi fanno tutte le altre, ne auerrebbe, che dino
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biliſſima che è, per eſſere poſſeduta da pochi, non ſe ne tenerebbe molto conto, eſſendo inteſa da mol
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i. </
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>Ma perche altta ſcienza non ſi truoua, che come queſta, debba dipendere dall'acutezza
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dell'intel
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letto dell'huomo, nell'antiuedere quello, che può fare l'ingegno, e la forza d'infiniti altri, per la dife
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ſa delle Città, e de gli ſtati, è ben douere, che ella ſia non poco honorata, & apprezzáta, maſſimenon
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trattandoſi attioni ciuili, doue l'auttorità delle leggi, o la equità de' giudici poſſa temperare il danno,
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e le diſcordie; ma aſſolutamente ſi tratta non ſolo della morte di gran numero di perſone, ma la per
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dita de gli ſtati, e grandezza del ſuo Prencipe. </
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>Sendo però neceſſitati confidarſi nel ſapere di quelli,
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che poſſeggono eſſa ſcienza. </
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>Si che, chi vorrà eſſere buono lngegnere Militare, e perfetto ſoldato,
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non gli ſara biſogno (dopo la fatica fatta intorno a queſto ſtudio) andarſi a dottorare a Padoa, ne a
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/>
Bologna, ma doue ſi fa guerra, e ſi difendano, & eſpugnino le Fottezze, & iui riſoluer molti dubbi, per
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li ſucceſſi, che vedrà accadere dalle batterie, & dall'opera della Zappa, conforme a' ſiti, & alle mate
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/>
rie, perche da queſti ſucceſſi terrà più ſalda memoria, che non fara del loggere molti libri. </
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s
>CO. </
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s
>Mol
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to perfetta è queſta voſtra regola, ma veggiamo pure eſſe
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/>
ci molti l
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gegneri, e perſonaggi titolati da
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guerra, li quali ſe bene con verità non hanno mai viſto batterie, ne meno guerra, e ſolo per auiſo ne
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/>
parlino;
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nōdimeno
">nondimeno</
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ordinano, e fanno fabricare Fortezze, e ne trattano come maeſtri, & il ſimile vedia
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mo auenire ne' Capitani, che comandano le Militie, doue molti di loro con l'eſſercitio ſolo, & con lo
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ſtudio, che vi fanno in tempo di pace, eſſequiſcono tal carico forſe con più facilità, e fondamento di
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coloro, che vi ſono inuecchiati, e tutto co'l mezo dell'acutezza dell'ingegno loro. </
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s
>AV. </
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s
>Non niego,
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/>
che l'ingegno dell'huomo non poſſa eſſer tale, che per diſcorſo naturale, & per le informationi hauu
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te da diuerſi, e per l'hiſtorie de' ſucceſſi paſſati, non ſi poſſa formare nell'Idea non ſolo il fatto, come
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è paſſato, ma ancora aggiungere, e ſminuire quello, che poteſſe eſſere cauſa di miglior fortuna, cono
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/>
ſcendo gli errori occorſi, & il vantaggio perſo. </
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>Ma è ben vero, che queſti tali ſono molto pochi, & il
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numero di chi pretende ſapere è pur aſſai, e però ſpeſſe volte ſi veggono far dell'opere a rouerſcio di
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quello, che con miglior giuditio doueriano eſſer fatte; e queſto accade a coloro, che confidati nelle lo
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ro male fondate opinioni, voglion
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far quella profeſſione, che non ſanno, procurando i carichi per
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/>
fauori, e per altre ſtrade indirette, benche preſto la verità ſi faccia conoſcere co'l mezo dell'opere lo
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/>
ro. </
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s
>CO. Crederò, che non ci ſia alcun Prencipe, che ſolo ſi muoua per fauori, o per paiole a dare vn </
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archimedes
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