Alberti, Leon Battista, L' architettura

Table of figures

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128PROEMIO. no deriuaſſero, & di che parti fuſsino compoſte, & ſinite. Et hauendole troua
te uarie di generi;
di numero quaſi infinite; di eſſentia marauiglioſe; di utilità
incredibili;
in modo che taluolta non era manifeſto qual conditione di huo-
mini, ò qual parte di repub.
ò quale ſtato di città; fuſſe piu obligato allo Archi-
tettore;
anzi allo Inuentore di tutte le comodità; Il publico, ò il priuato; le co-
115 ſe ſacre, ò ſecolari, lo ſtarſi, ò il trauagliare, i particulari, ò pur tutta la humana
generatione, deliberammo per piu cagioni, che qui ſariano lunghe a raccontar-
ſi di raccorre eſſe medeſime coſe, che in queſti dieci libri ſono ſcritte.
Nel
trattare delle quali terremo queſto ordine.
Noi certo habbiamo conſiderato
che lo edificio, è un certo corpo fatto ſi come tutti gli altri corpi di diſegno,
2210&
di materia, l'uno ſi produce dallo ingegno, la altra dalla natura: onde a l'u-
no ſi prouede con applicamento di mente &
di penſiero, all'altra con apparec-
chiamento, &
ſceglimento. Et habbiamo ancora conſiderato, che ne l'uno ne
l'altra da perſe, non è baſtante, ſenza la mano d'uno eſercitato Artefice, che ſap
pia far componimento della materia con debito diſegno.
Et eſſendo uario lo
3315 uſo de gli edificii biſognò andare inueſtigando, ſe una medeſima ſorte di diſe-
gno ſi conueniſſe à tutte le maniere delle edifficij.
Et per queſta cagione hab-
biamo diſtinte le maniere de gli edificii.
Nellequali conoſcendo noi che era
di grandiſsimo momento, il modo &
il componimento delle linee, infra di lo-
ro, dalquale poteſſe naſcere uno compoſto, di ecceſsiua bellezza:
Cominciam-
4420 mo per queſto ad eſaminare, che coſa fuſſe bellezza:
& che bellezza ſi cõueniſſe
à ciaſcuno edificio.
Et auẽga che in tutte queſte, ſi trouaſſero alcuna uolta di-
fetti:
andammo inueſtigando in che modo ſi poteſsino rimediare, ò reſtaura-
re.
Ciaſcun libro adunque, è ſegnato con il ſuo titolo, ſecondo la uarietà del
le coſe:
percioche il Primo Libro tratta de Diſegni, il Secondo de la Ma-
5525 teria, il Terzo de l'opera, il quarto di tutte le opere in uniuerſale, il
Quinto de le opere in particulare, il Seſto de gli ornamen
ti, il Settimo de l'adornare gli edificii ſacri, lo Ottauo
de l'adornare gli edificii publici e ſecolari, il No
no de l'adornare gli edificii particolari, &

priuati, il Decimo della reſtauratio-
ne de gli edificij, aggiuntoci
una uaria hiſtoria
delle acque,
&
come
ſi trouino, &
quello che
nelle facende gio-
ui lo Archi-
tettore.

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