Cavalieri, Buonaventura, Lo specchio ustorio overo trattato delle settioni coniche, et alcuni loro mirabili effetti intorno al lume, caldo, freddo, suono, e moto ancora
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            quanto à me, che vano ſaria ſtato lo sforzo del
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            medeſimo, per abbrnciar le naui di M. </s>
            <s xml:id="echoid-s872" xml:space="preserve">Mar-
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            cello, come pure intendiamo, ch’egli fece.</s>
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            <s xml:id="echoid-s874" xml:space="preserve">Reſta dunque, ch’andiamo vn poco conſi-
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            derando, ſe pur’è poſſibile in qualche modo
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            fare quel, che promette il Porta, allontanan-
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            doſi poco ancora dal ſuo ſenſo. </s>
            <s xml:id="echoid-s875" xml:space="preserve">Dico adunque
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            ſe per linea intẽderemo non ſtrettiſſimamen-
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            te quello, che importa il nome di linea, ma
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            vn poco più alla groſſa, cioè che voglia dir tã-
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            to quanto vn Cilindro, ò Cannoncino di lu-
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            me, di che ſottigliezza vogliamo, indiffinita-
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            mente prolongato, che veramcnte in queſto
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            ſenſo parmi eſſer poſſibile il farlo, ſi che quei
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            raggi, che caminarãno paralleli per ſpatio di
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            vn braccio, ſi poſſino ſtringere in vn Cãnon-
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            cino di lume groſſo vn’oncia, e manco anco-
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            ra, al qual potiamo dar nome di linea, alla ſi-
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            militudine delle linee abuſate da noi in ma-
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            teria, che hanno tuttauia qualche groſſezza;
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            <s xml:id="echoid-s876" xml:space="preserve">nel qual ſenſo credo, che’l Porta ſi poſſa ſo-
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            ſtenere, e che ſia poſſibile fare (con modera-
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            tione però) quanto egli propone, cioè abbru-
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            ciare dinanzi, e di dietro, anzi da ogni parte
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            dello Specchio, doue egli non arrechi </s>
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