Cavalieri, Buonaventura, Lo specchio ustorio overo trattato delle settioni coniche, et alcuni loro mirabili effetti intorno al lume, caldo, freddo, suono, e moto ancora
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            mento, e ciò non in vn punto, ò nella coinci-
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            denza de’raggi, ma in ogniluogo, doue ſi e-
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            ſtenda quel Cannoncino di lume, che di ſua
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            natura cauſarebbe l’incendio anco in ogni di-
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            ſtãza, ſe i medeſimi raggi non ſi andaſſero cõ-
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            tinuamente debilitando. </s>
            <s xml:id="echoid-s877" xml:space="preserve">Stima veramente
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            il Keplero, che la combuſtione ſi cauſi per il
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            ſegamento de’raggi luminoſi concorrenti in
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            vn punto, non sò però s’egli intenda, che ſo-
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            lo in queſto modo, e non altrimenti ſi cauſi
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            l’accenſione in virtù de’medeſimi raggi, com-
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            unque egli creda, à me pare probabiliſſimo,
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            che quelli non vniti in vn punto, ma anco in
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            anguſto ſpatio coſtretti, poſſino generar fuo-
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            co, poiche gli Specchi sferici cauſano l’incen-
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            dio, e pur ſappiamo, che non vniſcono in vn
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            ſol pũto ſe non quelli, che vengono rifleſſi dal
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            medeſimo cerchio parallelo alla bocca dello
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            Specchio, che pur ſon pochi; </s>
            <s xml:id="echoid-s878" xml:space="preserve">e la mano, che
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            riceue i raggi del Sole rifleſsi dallo Specchio,
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            non nel punto del concorſo, ma alquanto da
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            quello diſcoſto, ſente ben tanto calore, che
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            tenendouela più d’vn poco, ci accorgia-
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            mo, che iui è forza digenerar fuoco; </s>
            <s xml:id="echoid-s879" xml:space="preserve">perciò
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            non credo vi ſarà dubbio, che quel </s>
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