12228DIALOCO
Neſpole à riſtringerla di nuouo tanto che ſi poteſſe ve-
dere.
dere.
_Mat_.
Hora di queſta ſorte è l’acqua contenuta nella palla C,
dicend o eſſi _nella pag. 200. ſeguitando però à tene’ ſempre im-_
_merſa la palla C, nel ghiaccio, per trattener l’acqua d eſſa in inſta-_
_to di maſsimo ristrengimento_. Se è riſtretta maſſimamente,
conſideri Signor Ofredi qual forza ſaria neceſſario ado-
prare per riſtringerla tanto che ſi vedeſſe.
dicend o eſſi _nella pag. 200. ſeguitando però à tene’ ſempre im-_
_merſa la palla C, nel ghiaccio, per trattener l’acqua d eſſa in inſta-_
_to di maſsimo ristrengimento_. Se è riſtretta maſſimamente,
conſideri Signor Ofredi qual forza ſaria neceſſario ado-
prare per riſtringerla tanto che ſi vedeſſe.
In oltre, è certiſſimo che la natura procura d’ottenere ſem-
pre il ſuo fine con li mezzi più facili. Se vna veſcica gon-
fia d’aria ſi ponerà ſopra queſto pauimento, e ſopra ſe li
ponerà qualche notabil peſo, queſto la riſtringerà qual-
che poco; ma ſe prima foſſe veſtita, e circondata con ſpun-
ga, bambace, e ſimili corpi riſtrettibili, il peſo riſtringereb-
be prima queſti, e l’aria della veſcica ò nulla, ò aſſai meno
di prima.
pre il ſuo fine con li mezzi più facili. Se vna veſcica gon-
fia d’aria ſi ponerà ſopra queſto pauimento, e ſopra ſe li
ponerà qualche notabil peſo, queſto la riſtringerà qual-
che poco; ma ſe prima foſſe veſtita, e circondata con ſpun-
ga, bambace, e ſimili corpi riſtrettibili, il peſo riſtringereb-
be prima queſti, e l’aria della veſcica ò nulla, ò aſſai meno
di prima.
_Ofr_.
In ciò non hò dubio alcuno.
_Mat_.
Nel noſtro caſo adunque, quello che deue comprimer @-
acqua della palla C, è l’aria del ſifone DAE, ſpinta dalla
rarefattione dell’acqua della palla B; la quale aria ſe bene
per lo ſtrofinamento del ghiaccio è più condenſata di
quello che ſarebbe naturalmente, nulladimeno non è ri-
ftretta quanto puole. Prima adunque di premere ſopra
l’acqua C, ſi riſtringerà eſſa di molto. Onde non premerà
ſopra l’acqua C, con tutta quella forza, con la quale pre-
merebbe quando non patiſce ſimil condenſatione.
acqua della palla C, è l’aria del ſifone DAE, ſpinta dalla
rarefattione dell’acqua della palla B; la quale aria ſe bene
per lo ſtrofinamento del ghiaccio è più condenſata di
quello che ſarebbe naturalmente, nulladimeno non è ri-
ftretta quanto puole. Prima adunque di premere ſopra
l’acqua C, ſi riſtringerà eſſa di molto. Onde non premerà
ſopra l’acqua C, con tutta quella forza, con la quale pre-
merebbe quando non patiſce ſimil condenſatione.
_Ofr_.
Preme però molto, mentre eſſi auuertiſcono, che eſſen-
do la palla C, di Criſtallo, l’hà fatta crepare, & eſſendo di
rame, hà fatto crepare il ſifone.
do la palla C, di Criſtallo, l’hà fatta crepare, & eſſendo di
rame, hà fatto crepare il ſifone.
_Mat_.
Tanto credo.
La ſeconda eſperienza è molto bella;
e mi
rimetto al giuditio, che eſſi ne formano. Sopra la terza ſi
può fare qualche conſideratione. Fecero gettare vna
gran palla d’argento, ma aſſaiſottile, della quale habbia-
mo parlato di ſopra à carte 12. e riempitola d’acqua
molto raffreddata con il ghiaccio, la ſerrorno ſaldiſſima-
mente con vite; poi principiorno à martellarla in più luo-
ghi, & ammaccarla. Dicono che _ad ogni colpo ſi vedeua tra-_
_ſudare per li pori del metallo_. Il che, dicono, non ſarebbe
rimetto al giuditio, che eſſi ne formano. Sopra la terza ſi
può fare qualche conſideratione. Fecero gettare vna
gran palla d’argento, ma aſſaiſottile, della quale habbia-
mo parlato di ſopra à carte 12. e riempitola d’acqua
molto raffreddata con il ghiaccio, la ſerrorno ſaldiſſima-
mente con vite; poi principiorno à martellarla in più luo-
ghi, & ammaccarla. Dicono che _ad ogni colpo ſi vedeua tra-_
_ſudare per li pori del metallo_. Il che, dicono, non ſarebbe