Del Bruno, Raffaelo, Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di Firenze, 1719

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GIORNATA.
GHETTO, ove per avanti era un infame
poſtribolo, di cui fanno menzione gli Scrit-
tori citati dal Baldinucci nella vita del Buon-
talenti.
Queſto Ghetto è ſtato modernamen-
te molto ampliato, con abitazioni aſſai co-
mode.
Laſciando di viſitar molte Chieſe,
che nel riſtretto di Mercato ſi trovano, per
non tediar maggiormente il Foreſtiero in co-
ſe di minore importanza, giungeremo per
la via del Corſo, alla Chieſa di
S. MICHELE BERTELDE, oggi detta da-
gli Antinori, dove abitano PP. Teatini, oſ-
ſervando prima molte belle fabbriche di Pa-
lazzi vicini alla Chieſa, e ſpecialmente quel-
lo de' Tornabuoni, ora de' Marcheſi Corſi,
quello de' Giacomini, la cui Architettura è
ſingolare, quello degli Antinori, e quello
de' Paſquali, con molti appreſſo.
Or queſta
Chieſa, fatta da' fondamenti reſtaurare dal-
la felice memoria del Sereniſſimo Cardinal
Carlo de' Medici Principe religioſiſſimo, già
Decano del Sacro Collegio, col diſegno, e
induſtria di Matteo Nigetti Architetto, quan-
tunque ella non ſia molto grande, ſi può non-
dimeno annoverare tra le più vaghe, e più
adorne di queſta noſtra Città, per non dir
ancora dell'Italia.
E di vero, cominciando
dalla facciata di pietre forti, è così nobile, e
leggiadro il ſuo diſegno, e lavoro, che cer-
tamente non può vederſi coſa, nè meglio
inteſa, nè più finita di quella.
Sonovi due
Statue di marmo nelle nicchie, più grandi
del naturale, come altresì quelle ſopra la,
porta, che ſono aſſai belle.
Maggiori però,
e di più vaga apparenza ſono gl'interiori or-

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