Morelli, Gregorio, Scala di tutte le scienze et arti, 1567

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differenza fate uoi tra predicamento & pre­
dicato.
TOM. Io gli faccio quella diffe­
renza, che è tra la potenza, & l'atto.
MOR. Intendo, ſeguite pure ſecondo il uo­
stro ordine.
TOM. Fin qui uoi hauete la
diuiſione delle uoci, lequali ſi poſſono oppor­
re una con l'altra ſecondo alcuni, non che la
uoce ſi opponga alla uoce, ma in quanto che
ſignificano coſe oppoſite, & uogliono eßi che

ſieno quattro oppoſitioni; una cioè che chia­
mano contradittioni, & è quando una uoce è
con negatione, & l'altra ſenza negatione,
cioè l'huomo, non huomo: chiamano anco op
poſitione contraria quando le uoci ſignificano
qualità oppoſte, come caldo, & freddo, uo­
gliono ancora che le uoci ſi oppongano ſecon­
do l'habito, & priuatione, & cioè quando
l'una ſignifica la forma, l'altra la priuatione
di eſſa forma, ſi come la cecità, & il uede­
re: dicono finalmente che ſi oppongono ſecon­
do la relatione, & è quando una uoce ſignifi
ca il relatiuo, & l'altra il correlatiuo, come
padre, & figliuolo, ſeruo, & padrone.
Ma io non tengo che queſte ſieno uere oppo­
ſitioni, perche l'opporſi è un contraſtare, &
eßi non contraſtano, perche non affermano,
ne niegano non eſſendo loro ufficio, ma delle
orationi.
MOR. Non ſi può anco diuide-

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