Del Bruno, Raffaelo, Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di firenze, 1757

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1 lezza, e nella vaga ſimetria delle ſue mem-
bra, ſi ſcorge tutto quello, che di bello,
e di perfetto può formar nel corpo umano.

Dopo queſte due Statue, ſi trovano due Fi-
gure, o Termini parimente di marmo, uno
di mano del Bandinelli, l'altro di Vincen-
zio Roſſi ſuo ſcolare, amendue fatti con
grandiſſima diligenza.
E finalmente entran-
do nel Cortile del Palazzo, vedeſi in mez-
zo una Fontana di Porfido, ſopra la quale
ſcherza un Fanciullo ſcolpito in bronzo, di
mano d'Andrea Verrocchio.
Era queſto
Cortile anticamente ſoſtenuto da Colonne di
mattone, ma eſſendo quaſi del tutto gua-
ſte, coll'acuto ingegno di Michelozzo Mi-
chelozzi furono ſoſtituite quelle di pietra
forte che lo ſoſtengono di preſente, lavo-
rate con belle grotteſche, ſenza danno ve-
runo della fabbrica.
Tra le coſe degne di
lode vi è una Statua di Ercole, che uccide
Cacco, di mano di Vincenzio Roſſi da Fie-
ſole, non inferiore a quella del Bandinello
ſuo Maeſtro.
Salendo al primo appartamen-
to, trovaſi un magnifico Salone di ſtraor-
dinaria grandezza, lungo braccia 90., e
largo braccia trentaſette, la ſoffitta del qua-
le, come altresì le pareti, fon dipinte da
Giorgio Vaſari con ſingolar maeſtría: in
39. quadri della ſoffitta, con belliſſimi in-
tagli, e ornamenti dorati, ſi rappreſenta-
no l'azioni, e fatti più ſegnalati della no-
ſtra Città, e della Real Caſa de' Medici,
madre fecondiſſima d'uomini illuſtri, e di
celebratiſſimi eroi.
Nelle pareti ſi vede di-

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